DERUTA (Pg). Chiesa di Sant’Antonio abate, con affreschi.
Piazza Benincasa, 10
https://goo.gl/maps/rXcbbJpo8W7nKcW86
La costruzione dell’edificio è anteriore al 1480, anno in cui Bartolomeo Caporali dipinse l’affresco con la “Madonna della Misericordia” collocato sulla parete sinistra del presbiterio.
La chiesa, in origine, era sede della “Compagnia di Sant’Antonio o del Nome di Gesù”, una ricca compagnia che poteva finanziare costose imprese pittoriche come quelle commissionate ai pittori Bartolomeo e Giovan Battista Caporali e a Niccolò Alunno.
Il piccolo altare in stucco della parete destra fu costruito nel 1875.
Dalla visita pastorale di mons. Vianello, vescovo di Perugia, del 30 giugno 1950, risulta che in quel periodo l’edificio era in pessime condizioni.
La facciata principale in muratura mista, priva di intonaco, ha ingresso con risalto in mattoni. Una finestra rettangolare si trova sopra il portone. Oggi è sopraelevata nel timpano con pilastrino centrale e croce in ferro (visibile la muratura diversa). In facciata vi sono tracce di un possibile portico. La parete di destra mostra al centro un portale a mattoni tagliati per sovrapporvi intonaco. Sono presenti cantonali che denotano l’esistenza di un altro ingresso e l’angolo terminale di un edificio più antico. Successivamente a destra c’è un arco a due ghiere corrispondente al presbiterio. Alla base di questa fiancata si vedono ancora le soglie con i mattoni a coltello dei due ingressi suddetti più una porticina posta verso la facciata.
La parete sul retro mostra una muratura in arenaria che termina all’altezza di circa m 3,50 ed è ricostruita nell’angolo sinistro. Al centro una porta ad arco a due ghiere ed a destra della stessa una nicchia con arco ribassato in arenaria lavorata. La parete di sinistra è coperta da edifici.
La pianta è rettangolare con grandi paraste. Ha un altare in una profonda nicchia a sinistra (come un grottino) corrispondente ad una modesta dilatazione planimetrica a destra che crea un effetto di transetto. A sinistra, all’inizio ed alla fine della chiesa vi sono due porte che conducono a due diversi locali. La struttura è in muratura intonacata internamente. Le paraste hanno lesene con cornice per capitello da cui partono arconi trasversali che dividono la chiesa in quattro campate. L’ultima, con il presbiterio, è molto più corta. La cappella di sinistra ha volta a botte. L’edificio risulta molto rimaneggiato. Presentava un grande ingresso laterale in mattoni lavorati e prendeva il posto di un’altra cappella detta “della Madonna delle Grazie”. Attualmente l’ingresso è in asse e la chiesa presenta segni di prolungamento.
Al suo interno (in una nicchia aperta nella navata) ospita importanti affreschi di Bartolomeo Caporali eseguiti nel 1480. Si tratta della Madonna della Misericordia tra i santi Francesco e Bernardino e, sulla volta, il Padre Eterno tra gli Evangelisti.
Sulla parete sinistra si trova una tela seicentesca, proveniente dalla Chiesa di San Francesco, raffigurante Cristo re tra la Madonna, San Francesco, quattro santi francescani e quattro sante francescane e le anime del Purgatorio.
L’altare maggiore a stucco è molto grande e forma una nicchia affrescata. Porta un’iscrizione: “ALTARE QVOTIDIANO PRIVILEGIATO SANT’ ANTONIO ABATE”.
Entro la nicchia Giovanni Battista Caporali (1) (Perugia, 1475 – Perugia, circa 1560) dipinse nel 1517 le Scene della vita di sant’Antonio abate e le figure di san Rocco e san Sebastiano.
In alto a sinistra sono raffigurate le Tentazioni di sant’Antonio, in basso il Santo percosso dai diavoli.
A destra in alto è raffigurato l‘Incontro con il satiro che gli indicala via per raggiungere s Paolo eremita; in basso l‘Incontro tra i santi Antonio e Paolo eremita. Vedi anche immagini in basso.
Al centro dell’altare si trova in una nicchia, una statua in terracotta invetriata raffigurante Sant’Antonio abate che secondo gli storici fu plasmata nella stessa bottega di ambito robbiano che eseguì il Sant’Antonio di Padova della Pinacoteca Comunale di Bettona. Nella base si trova un’iscrizione quasi illeggibile: “Renovato al tempo de Julio Priore e Salvatore suo… A.D.1553 a di 20 decembre”.
Per la chiesa fu dipinto su commissione della Confraternita di Sant’Antonio Abate un gonfalone processionale, utilizzato dal XV secolo al 1953. Conservato nella Pinacoteca comunale di Deruta, VEDI SCHEDA.
NOTA 1. Secondo un documento del 1522, trovato nell’Archivio notarile di Fano, risulterebbero pagamenti per pitture nella chiesa di Deruta a Pompeo di Piergentile Cocchi di Perugia. La questione è aperta vedi allegato.
Link e immagini:
http://www.luoghidelsilenzio.it/umbria/03_abbazie/03_spoletino_folignate/00144/index.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Caporali
A.C.