MELAZZO (AL), frazione Arzello. Pieve di San Secondo con immagine di s. Antonio abate

La pieve è una chiesetta romanica costruita in conci di pietra locale della cui storia non si hanno notizie certe; il primo documento storico che la cita risale al 1235. Solitaria sulla piana del torrente Erro, si trova in prossimità di un antico guado.
Durante il XV secolo l’edificio iniziò a degradarsi; nel XVII secolo furono avviati lavori al tetto e alla facciata, fu ampliata la porta d’ingresso, ultimata la volta nella parte anteriore e completata la pavimentazione. Il tetto originale della navata era a capriate. Nel 1728 in occasione della visita pastorale del vescovo di Acqui mons. Roero fu denunciata la precarietà della struttura tanto da ordinarne l’immediata chiusura. Nel 1743, dopo i restauri e la costruzione di un nuovo altare la chiesa fu riaperta alle funzioni. Agli inizi del XX secolo, e ancora tra gli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta del secolo scorso, furono svolti importanti lavori di restauro e consolidamento.

L’interno, a una navata unica e ampia, presenta un’abside semicircolare con tre monofore e un campanile poco elevato. Conserva dipinti del XVII (?) secolo raffiguranti sant’Antonio abate e san Secondo accanto alla Vergine Maria.

Se qualcuno avesse informazioni sul dipinto di s. Antonio abate, per favore le comunichi alla mail: info@afom.it

 

Info:
https://archeocarta.org/melazzo-arzello-al-pieve-di-san-secondo/

CONCOREZZO (MB). Chiesa parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano, immagine di s. Antonio abate

La prima chiesa della cittadina della provincia di Monza e Brianza, risale al 1098. La nuova parrocchiale, progettata da Luigi Cagnola, fu iniziata nel 1810; i lavori si interruppero tre anni dopo, per poi riprendere nel 1819. Nel 1821 la chiesa fu consacrata e la costruzione portata a termine nel 1834. In seguito l’edificio fu ingrandito e consacrato nel 1899.

Sull’altare laterale di San Rainaldo, un olio su tela raffigurante Sant’Antonio abate della quale non abbiamo notizie dell’autore e della datazione.
Il Santo ha la mano destra nel gesto di benedizione; con la sinistra tiene un libro aperto e un bastone cui è appesa una campanella. Ai suoi piedi a destra il muso di un maiale e a sinistra il fuoco.

Se qualcuno avesse informazioni sul dipinto, per favore le comunichi alla mail: info@afom.it

 

 

Immagine da:
https://www.archiviodiconcorezzo.it/archivio_immagini.php?dettaglio=6320&g_id=&da_anno=&a_anno=

PRATOVECCHIO STIA (AR). Monastero femminile domenicano di Santa Maria della Neve, dipinto con s. Antonio abate

Nel 2014 i comuni di Stia e Pratovecchio si sono fusi a formare il nuovo comune “Pratovecchio Stia”.

Fondata nel 1568 in Pratovecchio, nel 2009, alla comunità di “S. Maria della Neve” si è unita quella di “S. Domenico di Querceto-Sesto fiorentino,” che fra la fine del ‘200 e l’inizio del ‘300, affrontò numerosi traslochi: da Bagno a Ripoli, in Firenze via della Scala, al Maglio e poi invia Capponi a Querceto – Sesto fiorentino (1930). L’unificazione dei due monasteri ha unito anche la loro ricca storia dando vita al nuovo e sempre antico monastero col nome di “S. Maria della Neve e S. Domenico”.
Il Monastero femminile domenicano di Santa Maria della Neve tolse quasi tutti gli arredi dalla chiesa in Pratovecchio e si stabilì in una nuova sede sita prima del centro di Pratovecchio venendo da Poppi, dotato di una chiesa moderna.

La chiesa conserva un olio su tela che raffigura la Madonna in trono col Bambino e i santi Santi Maddalena, Giovanni Battista, Antonio abate e Francesco.
Sant’Antonio è a destra, nell’iconografia tradizionale, con barba bianca, bastone e libro. Ai suoi piedi a destra un fuoco e a sinistra un maialino della cinta senese.

Non abbiamo altre notizie sul dipinto, che ne avesse è pregato di comunicarle alla mail info@afom.it. Molte grazie

 

Link:
https://www.monasterodomenicane.org/il-monastero-2/

Segnalazione:
Albertino Martignon

CASTELDELFINO (CN). Pilastro con immagine di s. Antonio abate

Nell’abitato, un edificio presenta un pilastro su cui sono dipinti santa Caterina e sant’Antonio abate che tiene un lungo bastone a tau cui è appesa una campanella.
Sopra il dipinto è scritto: “1852”, presumibilmente la data di realizzazione.

Non abbiamo altre notizie dell’opera, se qualcuno ne avesse, per favore scriva a: info@afom.it.
Molte grazie

 

Immagine di Ruggero Monti da:
https://www.facebook.com/groups/450413288428785/permalink/3160807910722629/?rdid=ig2A905WEpF9x7ZZ&share_url=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fshare%2Fp%2Fr6GTaEoaEHogweDG%2F

Segnalazione:
Valter Bonello

MACRA (CN). Edicola con immagine di s. Antonio abate

Nel Paese vi è un’edicola è affrescata con la Madonna col Bambino e in basso a sinistra santa Margherita e a destra sant’Antonio abate con la tau sul mantello e nelle mani un bastone cui è appesa una campanella.

Potrebbe essere opera di Giuseppe Gauteri, ma non abbiamo informazioni.

Chi avesse notizie, per favore scriva a: info@afom.it. Grazie.

 

Immagine da:
https://www.facebook.com/groups/450413288428785/permalink/3148148908655196

Segnalazione:

Valter Bonello