PAESANA (Cn), fraz. Calcinere, Festa di Sant Antonio Abate.

La Festa di Sant’Antonio abate a Calcinere di Paesana ripropone anche la distribuzione dei “caritun”.
Santa Messa alle 11 mattino, rosario alle 15.30 del pomeriggio, poi processione per le vie del paese e conclusiva benedizione eucaristica per una celebrazione dal fascino antico.
Festa grande e dall’immutato fascino antico, quella che si svolgerà domenica 20 gennaio 2013, nella Parrocchia di Calcinere di Paesana. Qui, dove il Giovedì Santo si svolge la cerimonia della “lavanda dei piedi”, le tradizioni resistono all’usura e l’affetto delle gente supera da sempre quello che è il nome del “pastore” di turno.
Domenica dunque, la sua piccola parrocchia – creata nel 1911 dal vescovo di Saluzzo Giovanni Oberti – festeggerà il patrono Sant’Antonio abate, che l’Occidente invocò come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori e come protettore degli animali domestici e ritenne essere potente taumaturgo capace di guarire malattie terribili.
Sarà, come detto, una festa dai sapori immutati rispetto a quelli di un tempo. Perché se la Messa alle 11 mattino, il rosario alle 15.30 del pomeriggio con successiva processione per le vie del paese e la benedizione eucaristica finale saranno i punti apicali della religiosità del luogo, la celebrazione eucaristica mattutina prevede anche la benedizione e la successiva distribuzione dei “caritun”.
Il “caritun” – in taluni luoghi – è oggi un dolce addirittura a Denominazione d’Origine, ma nei tempi andati era un pane molto semplice che si dava ai poveri del luogo: “caritun” infatti deriva dall’espressione carità.
Oltre alla benedizione dei “caritun”, nel corso della funzione ci sarà anche la benedizione delle medagliette protettive raffiguranti il Santo Patrono.

Fonte: www.targatocn.it, 18 gen 2013