Due leggende del trasferimento delle spoglie di s. Antonio abate dall’Egitto a Costantinopoli e poi nel Delfinato

Quando sorse l’Ordine Antoniano vi fu necessità di spiegare come le reliquie di sant’Antonio fossero arrivate nei pressi di Vienne nel Delfinato. Il ritrovamento e la traslazione del corpo del Santo dalla Tebaide egiziana, passando per Alessandria d’Egitto, a Costantinopoli e infine da quella città in Francia è storia assai complessa ed i documenti e le agiografie non sono concordi.
Il corpo sembrerebbe essere stato spostato dalla Tebaide ad Alessandria intorno alla metà del VI secolo e successivamente, dopo l’invasione araba (641-654), a Costantinopoli (dal 330 al 1453, dal 1930 è ufficialmente Istanbul).

La prima tappa, dall’Egitto a Costantinopoli, è raccontata come un unico viaggio, nella leggenda che è intitolata “De inventione (et traslatione) corporis sanctii Antonii” oppure anche “Leggenda di Teofilo” (il vescovo che ritrovò il corpo) che riguarda il ritrovamento (inventio) e il trasferimento (traslatio) delle spoglie di sant’Antonio abate dall’Egitto a Costantinopoli.
Il testo latino fu pubblicato dai Bollandisti nel 1883 basandosi in particolare sul codice n° 159 conservato a Namur, in Belgio, e scritto nel XV secolo. Allegato:SAA 1883 testo latino.pdf
Abbiamo tradotto in italiano e commentato il testo latino per metterlo a disposizione dei lettori.
Si tratta di una tipica agiografia medievale, ricca di prodigi, miracoli e fatti meravigliosi, spesso quasi fiabeschi, L’opera, della quale non è noto l’autore, è di difficile datazione, secondo Laura Fenelli era “ben diffusa e conosciuta tra XII e XIV secolo”.
LEGGI: Invenzione e_traslazione_sAntonio_da_Egitto_a_Costantinopoli.pdf


La successiva seconda parte del viaggio avvenne da Costantinopoli alla Francia e forse vi era già una tradizione orale che fu rielaborata, mancano però precisi riferimenti storici e cronologici.

Abbiamo tradotto dal latino una versione di questa leggenda, probabilmente composta all’inizio del XIII secolo, che lega le spoglie alla costruzione del centro antoniano sito a Saint-Antoine-l’Abbaye (vedi scheda), per tradizione avvenuta alla fine del secolo XI, le date sono incerte.
La leggenda è intitolata “Translacio sanctissimi confessorie Anthonii abbatis et heremite a Constantinopoli in Viennam” e il testo latino fu pubblicato dai Bollandisti nel 1942, vedi allegato: SAA1942_transl_Costant -Vienne e deriva dalla collazione di cinque manoscritti risalenti, due al XIII secolo; uno al XIV e altri due al XV.

Abbiamo appositamente tradotto in italiano e commentato il testo latino.

LEGGI: Traslazione-sAntonio_da_ Costantinopoli_ nel_Delfinato.pdf

Le spoglie di sant’Antonio abate ebbero vicende travagliate, dovute alle lotte tra la sede antoniana e l’abbazia benedettina di Montmajour presso Arles, si arrivò a due e poi addirittura tre corpi del Santo che erano/sono venerati in località differenti! Per approfondire leggi: I_tre_corpi_del_santo_…pdf.

 

Immagine in alto, tempera su tavola di Vitale da Bologna, 1340-45, “Esorcismo di Sofia”.

A cura di Angela Crosta