PERTICA ALTA (BS), frazione Belprato. Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio abate
Via Belprato, 47 (Strada Provinciale 50)
https://goo.gl/maps/KReMdi1vj4FZj5mW6
Vi era anticamente una cappella, risalente al XIII o XIV secolo, che fu interamente ristrutturata nel 1574.
Fu istituita la parrocchia di Belprato, dedicata a sant’Antonio abate, il 7 gennaio 1603.
Venne realizzato l’apparato decorativo nei primi decenni del XVIII secolo, nel corso del secolo fu realizzato l’altare maggiore.
La chiesa fu progettata e ricostruita nel 1735-40.
Si restaurò l’apparato decorativo dell’edificio verso la metà del XIX secolo.
La chiesa fu ristrutturata nel XIX secolo e nel 1883 fu sopraelevato il campanile di origine medioevale.
Nel XX secolo fu realizzato l’apparato decorativo della cappella battesimale ad opera di Giacomo Olini di Borgo San Giacomo.
La chiesa è situata nel centro dell’abitato ed è posta su di un terrapieno rispetto al piano stradale, si raggiunge con una rampa a gradoni.
La facciata presenta un impianto a capanna, suddivisa in due registri, dotata di aperture centrali, tra cui un ricco portale scolpito in pietra locale e una finestra mistilinea sovrastante, mentre a coronamento vi è un timpano aggettante dotato di pennacchi lapidei.
A fianco della chiesa vi è la sacrestia, alcuni locali di servizio ed il campanile.
L’interno è ad aula unica con copertura voltata a botte e tetto a falde; interamente decorata ed affrescata, con la presenza di quattro altari laterali e della cantoria per l’organo sul lato sinistro. Il presbiterio, di dimensioni minori rispetto all’aula, è rialzato e quadrangolare, presenta copertura voltata anch’essa affrescata e termina in un fondale absidale piano su di cui è impostata la ricca soasa (cornice o ancona) lignea dell’altare maggiore, opera dei maestri del legno Boscaì di Levrange. Trentadue angeli lignei, in tripudio, la decorano, incorniciando la tela (1740) del pittore bresciano Antonio Paglia (1680 – 1747) che raffigura la Vergine col Bambino e sant’Antonio abate (foto in basso).
L’altare della Madonna, a sinistra, ha pure una bella soasa in legno attribuita ai Boscaì. L’altare di fronte, a destra, è povero nella soasa e nella pala, che rappresenta S. Luigi Gonzaga fra S. Antonio abate e s. Antonio di Padova, ed è firmata Francesco Noventa di Gavardo, che la dipinse intorno al 1835 – 40.
La domenica più vicina al 17 gennaio si celebra la festa del santo patrono Antonio abate, con la benedizione degli animali.
Bibliografia:
Guerrini Paolo, Le parrocchie di Avenone, Belprato, Forno di Ono, Lavino e Livemmo, in: «Memorie storiche di Brescia», vol XXIII, 1956, Fasc. terzo (Belprato pp. 71- 73)
Rilevatore: AC