PRASCORSANO (To). Chiesa cimiteriale Madonna del Carmine, affresco con s. Antonio abate
Da Torino dista circa 40 Km; Superstrada Torino Caselle Uscita 2 SS460 per Cuorgnè; prima del ponte girare a sinistra e proseguire per Prascorsano.
Anticamente intitolata a Sant’Andrea, la piccola chiesa cimiteriale di Prascorsano mostra un’architettura che può essere datata al XII secolo, come testimoniano il campanile e i capitelli angolari visibili all’interno, nella navata laterale sinistra. Sicuramente rimaneggiata in tempi successivi, la chiesa si presenta con una forma inconsueta, con la presenza di due sole navate e un presbiterio privo di abside.
Sul muro esterno, visibile per chi sale alla chiesa, c’è un affresco raffigurante San Bernardo da Mentone, ma le sue condizioni sono piuttosto pessime.
All’interno conserva diversi affreschi, databili a epoche differenti. Il ciclo più importante è opera quattrocentesca del cosiddetto “Maestro degli Apostoli di Prascorsano”, un artista probabilmente giunto in Canavese dalla Provenza, chiamato dai conti di Valperga, patroni di questa chiesa. Egli ha realizzato, sull’altar maggiore, una teoria di Apostoli con san Giovanni Battista, su cui è una Natività, databile tra 1505 e il 1516 del XVI secolo. Purtroppo gli affreschi non sono in ottime condizioni: alla fine del 1700 è stata aperta una nicchia al centro della parete che ha eliminato i due apostoli centrali e, negli anni ’80 del 1900, gli affreschi sono stati “rubati” da alcuni ladri che hanno letteralmente “strappato” la pellicola pittorica su cui erano gli apostoli, distruggendo in parte le pitture.
Allo stesso artista è attribuibile anche l’affresco con sant’Antonio abate, un santo vescovo e un devoto, sulla parete della navata centrale.
Tali affreschi sono riemersi solamente dopo i restauri effettuati negli anni ’50 del 1900 da Antonietta Beneyton, sotto la supervisione dell’allora sovrintendente Noemi Gabrielli. A tutt’oggi restano sconosciute le identità sia del committente che del santo vescovo. Dalle visite pastorali dei secoli scorsi si sa che al di sotto di questa raffigurazione esisteva un altare, dedicato a sant’Antonio, eliminato per ordine del vescovo Roero, dopo il 1752, per le sue cattive condizioni di conservazione.
Concludono la decorazione della chiesa gli affreschi della navata laterale sinistra, degli anni ’20 del XVI secolo.
Opera di Jacopino Longo, datato 1522, è l’affresco che rappresenta la Natività e santa Lucia.
Di due artisti sconosciuti, ma che ci hanno lasciato i loro nomi – Bernardino Rossignolo di Trino e Gabriele Petiti di Chieri – è la teoria di Santi sulla parete laterale e la Madonna di Misericordia posta sul secondo altare della chiesa. Un’ultima mano, ancora una volta sconosciuta, ha realizzato le grottesche che decorano la volta e gli archi di entrambe le cappelle della navata laterale. All’Ottocento, invece, risalgono i dipinti delle volte della navata centrale, realizzati nel momento della nuova dedicazione a chiesa cimiteriale.
Note:
La chiesa è generalmente chiusa. Viene aperta in occasioni di messe o di manifestazioni.
Vedi anche:
http://archeocarta.org/prascorsano-to-chiesa-madonna-carmine/
Rilevatore: Giulia Piovano