MOLINI DI TRIORA (IM), frazione GLORI. Cappella Di Sant’Antonio abate

Via Glori, 18
https://maps.app.goo.gl/zobRhshPMzGqZwKE9

La più antica testimonianza della chiesa è un antico portale in ardesia datato al 28 maggio 1632.

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La festa di Sant’Antonio abate, a gennaio, prevede altre ai riti sacri, la tradizionale benedizione delle Castagne e l’accensione dei Falò.

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Chi avesse notizie sulla cappella è pregato di comunicarle a: info @afom.it Grazie

MONTAGNA IN VALTELLINA (SO). Chiesa di Sant’Antonio abate

Via Sant’Antonio, 5
https://maps.app.goo.gl/M3FCL7k8Lm9XuwXv5

Edificata nel 1668, grazie all’impegno della comunità locale, ha una struttura semplice e maestosa con la rustica bellezza della pietra a vista. La facciata è impreziosita da un protiro arcuato, sorretto da colonne in granito, che incornicia la porta principale e termina con un timpano triangolare ed è verticalmente tripartita da paraste che animano la semplicità della facciata, grazie anche alla presenza di tre nicchie simmetriche, collocate sopra il marcapiano. La luce penetra nell’edificio di culto attraverso un finestrone centrale e le sei finestre disposte lungo i fianchi.

La chiesa presenta una pianta a navata unica con due cappelle laterali, scandita in tre campate separate da paraste decorate con raffinati capitelli in stucco.
Tre medaglioni con cornice in stucco decorano i soffitti delle tre campate in cui è divisa e raffigurano tre scene della vita di Sant’Antonio abate, opera di pittori locali.

Sulla parete della prima campata vi sono due tele settecentesche di autore ignoto che rappresentano (a destra) l’Adorazione dei Magi e (a sinistra) la Circoncisione.
La cappella di sinistra, dell’Arcangelo Gabriele, fu affrescata dal pittore comasco Pietro Bianchi, detto il Bustino, con episodi biblici. Sopra l’altare è collocata una tela raffigurante Tobiolo e l’angelo. Sulla sommità del fastigio spezzato vi è lo stemma dei Parravicini che ne attesta il patronato e la committenza.
Nella cappella di destra una tela del XVIII secolo con le Sante Lucia, Apollonia ed Agata, incorniciata da un affresco simulante un’ancona con colonne.

L’altare maggiore, di semplice fattura, è sormontato da una tela raffigurante Le tentazioni di Sant’Antonio abate, del XVII/XVIII secolo.

 

 


Sant’Antonio abate viene qui festeggiato, per tradizione, il primo giorno di Carnevale, e, fuori dalla chiesa, dopo i riti religiosi, ci si raduna per ascoltare la banda e degustare dolciumi come la tradizionale cupeta fatta con miele e gherigli.


Link:

https://www.academia.edu/5542600/La_chiesa_di_SantAntonio_Abate_a_Montagna

https://www.halleyweb.com/c014044/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20054

CASAPINTA (BI), frazione Broglio. Oratorio di Sant’Antonio abate

Via Bassetti, 18
https://maps.app.goo.gl/nGYoYq5p5XvA4EAp8

L’Oratorio fu edificato nella prima metà del XIX secolo per volere della popolazione, che aveva formulato un voto nei confronti del Santo. Visibile una iscrizione sopra il portone con la data “1823”.

La semplice facciata presenta due finestra ai lati del portone, sopra un oculo con ai lati due bassorilievi che raffigurano, a sinistra, san Cristoforo che trasporta Gesù bambino e a destra sant’Antonio abate che tiene con la mano destra un bastone cui è appesa una campanella e nella sinistra un libro; ai suoi piedi un maiale.

 

All’interno,  in una nicchia sopra l’altare, vi è una bicentenaria statua di S. Antonio abate, restaurata nel 2023.

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Ogni terza domenica di gennaio, due priori celebrano insieme ai residenti la tradizionale festa in onore di s. Antonio abate con la benedizione dei mezzi, degli animali. Segue l’incanto dei canestrini, la distribuzione della porchetta e il pranzo conclusivo presso la sede degli Alpini.

 

Link:
https://www.ilbiellese.it/stories/attualita/elena-restauratrice-innamorata-casapinta-o_55277_80/

SEDRINA (BG), frazione Botta. Chiesa di Sant’Antonio abate

L’edificio è posto sulla parte più elevata dell’abitato, sul lato destro del fiume Brembo, che chiude la val Brembana. Via Camosso, 1
https://maps.app.goo.gl/1s3yUS9UWjkFnTpV6

 

La chiesa di Sant’Antonio abate “de la Botta, comunis Sedrine”, fu fondata dal vescovo Ludovico Donato nel 1483, e ottenne autonomia parrocchiale separandosi dalla chiesa matrice di Sedrina nel 1506.
Nel Sommario delle chiese di Bergamo e della sua diocesi, redatto dal cancelliere Marenzi nel 1666, la parrocchia di Sant’Antonio, di giuspatronato della vicinìa, risultava nullius plebis (non subordinata a una pieve). Vi erano erette le scuole/confraternite del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana.
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta nel 1780 presso la parrocchiale risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore; la scuola del Rosario, presso l’altare della Maria Vergine del Rosario, entrambe amministrate da sindaci.
La chiesa, rifatta una prima volta nel XV secolo e successivamente ricostruita nel XVII, fu consacrata nel 1780 dal vescovo Gian Paolo Dolfin.

Nel 1933 fu costruita la nuova chiesa parrocchiale su progetto dell’ing. Franco Mazzoleni, consacrata nel 1936 dal vescovo Adriano Bernareggi, che confermò l’antico titolo sigillando nell’altare maggiore le reliquie dei santi Antonio abate, Alessandro e Faustino
Nel 1945 furono realizzati gli affreschi del presbiterio e del battistero e nel 1954 si eseguì il sopralzo e completamento del campanile.
Restaurati gli interni e posato nuovo pavimento nel 2014.

La chiesa, con l’abside a est, è preceduta dal sagrato delimitato da barriere in ferro. La facciata è preceduta da un alto portico aperto frontalmente in tre arcate, delle quali la centrale più alta, e lateralmente in due arcate della stessa altezza degli archi minori frontali. Il portico si conclude con una cornice aperta in corrispondenza dell’arco centrale e un timpano triangolare. Sulla parte superiore della facciata vi è una grande finestra a tutto sesto atta a illuminare l’aula.

Sul fronte Sud, a ridosso del portico, è addossato il campanile, che per buona parte è incorporato nel volume del complesso architettonico. Dal portico si accede all’interno della chiesa tramite una porta centrale con bussola, sormontata da un’alta finestra oppure tramite una piccola porta laterale che conduce alla cappella battesimale.

L’interno della chiesa a unica navata con volta a botte, preceduta dalla bussola, con sei campate divise da cinque lesene. Le lesene sono complete di alto basamento in marmo venato, reggono la trabeazione completa di fregio e il cornicione.
Vi è una strozzatura iniziale della navata dovuta alla presenza a sud del campanile di poco più arretrato del portico e a nord della cappella del fonte battesimale a pianta quadrata. . Nella prima campata sono collocati due confessionali. La terza campata ospita i due ingressi laterali con le relative bussole. La quarta campata presenta a destra il pulpito in marmo. La sesta campata presenta due aperture ad arco molto alte che mettono in due cappelle: quella di sinistra dedicata a S. Antonio abate e quella di destra alla Madonna del Rosario. Il presbiterio presenta un arco trionfale ristretto rispetto alle pareti della navata così da ospitare gli ingressi alla sagrestia posta a sud ed alla cappella a nord. Il presbiterio a pianta rettangolare è coperto da volta a vela, ha due cantorie, delle quali quella di sinistra ospita l’organo. Il coro semicircolare conclude il presbiterio.

Nell‘abside un grande affresco del 1945, opera del bresciano Eliodoro Coccoli (1880 – 1974), raffigura Santi e angeli e, al centro, Cristo in trono affiancato da due santi: a destra è riconoscibile sant’Antonio abate con lunga barba bianca e bastone pastorale.

La chiesa conserva una statua di S. Antonio abate.

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La domenica più vicina la 17 gennaio si celebra la S. Messa  e la benedizione degli animali e dei veicoli.
Nel pomeriggio la celebrazione dei vespri e la processione.
La festa prosegue con la sagra in oratorio.

 

Link:
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/32059/

https://cn10.it/saba-church

https://www.facebook.com/comune.sedrina.bg.it/photos/santantonio-abate-a-bottadomenica-19-gennaio-2025nella-parrocchia-di-botta-di-se/914116287557700/

SOLTO COLLINA (BG). Chiesa di San Rocco e Sant’Antonio abate

Via San Rocco, 18
https://maps.app.goo.gl/qXJme7agbJxNfrMK6

Non si conosce la data di costruzione della chiesa ma dagli atti della visita del 1575 di s. Carlo Borromeo alla Pieve di Solto, si legge che Giovanni Maria Foresti, nel suo testamento, lasciò per la costruzione dell’oratorio di S. Rocco 300 Libbre da pagarsi dai suoi eredi
Negli atti della Visita pastorale del 1594 del vescovo Milani si legge: “Sotto la mia cura vi è una chiesa di S. Rocho la quale non ha entrata alcuna, et ne tengono cura li vicini a essa chiesa, et ben serata, et ben tenuta”
Negli atti della visita pastorale del 1703 del vescovo Ruzzini si legge: San Rocco. La chiesa ha un solo altare il quale ha un’icona in tela (l’icona in tela è l’attuale che raffigura l’Assunta tra i Santi Rocco e Antonio, vedi infra) Il vescovo decreta che nello spazio di due mesi si faccia un altare nuovo e ai cancelli di ferro che vi sono da entrambi i lati si metta una rete.
Negli atti della visita pastorale del 1858 del vescovo Speranza si legge: “Nell’Oratorio di San Rocco si canta Messa il giorno di Sant’Antonio abate dal Parroco e il giorno di San Rocco si canta messa e la sera si cantano i Vespri e si dice il Rosario. Non si conserva il S.S. Sacramento”.
Venne modificato un altare nel 1941. La chiesa fu interessata da un progetto generale di restauro nel 1954 e negli anni seguenti

La facciata, rivolta ad est, è suddivisa in tre ordini con quattro lesene in muratura, complete di capitello inserito nella cornice. Sopra il primo ordine un secondo, senza lesene, contiene un semplice rosone affiancato da riquadri con modanature, e superiormente un timpano coperto da tegole. Nell’ordine inferiore, nel settore centrale è ricavato il portale d’ingresso con contorno in pietra di Sarnico. Sopra, entro riquadro, si legge: “in onore di S. Rocco e S. Antonio abate”. Le nicchie ospitano due modeste statue in gesso dei santi Rocco e Antonio abate, a destra con i consueti attributi.
Sobrio è il disegno del campanile posto sul fianco destro.

Internamente la chiesa si presenta ad una sola navata con pianta rettangolare, suddivisa da lesene e controlesene in tre campate. Le lesene hanno zoccolatura in pietra ben sagomata e continuano poi in muratura; il capitello si inserisce nel cornicione che funge da raccordo delle pareti con la volta. Tre finestre per parte, ricavate nella volta con relative strombature, danno luce alla piccola chiesa. Nella campata centrale, sul lato sud, è ricavato l’ingresso laterale. Il presbiterio,più stretto della navata, presenta pianta rettangolare ed è coperto con volta a botte, dove è ricavata una piccola finestra che illumina l’altare. Sul lato ovest del presbiterio è presente una porta che immette nel campanile mentre sul lato sud un’altra porta conduce al locale sagrestia.

Nella lunetta a sinistra del presbiterio si conserva l’affresco cinquecentesco raffigurante la Pietà e i santi Rocco e Antonio abate; l’immagine è la testimonianza della fase più antica dell’edificio e fu forse preservata perché oggetto di devozione. S. Antonio è raffigurato in abiti vescovili.

All’interno della cornice dalle linee neoclassiche dell’unico altare si trova la bella tela con l’Assunta e i santi Antonio abate e Rocco databile al XVII secolo. Il dipinto è interessante per la plasticità del drappello di angeli che reggono in volo la Vergine dal volto adolescenziale.

Più modeste sono le decorazioni a secco alle pareti che raffigurano finti medaglioni con angeli e ghirlande; al centro della volta del presbiterio, nella cornice in stucco, è dipinta la Colomba dello Spirito Santo. In quella della navata è raffigurato san Rocco mentre ascende sulla nuvola al cielo attorniato da angeli; nella porzione inferiore un malato riceve conforto da una figura femminile. L’opera è da datare sul finire dell’800 e trova alcune analogie con i modi del loverese Giuliano Volpi. Alla parete destra è inserito un bassorilievo raffigurante la Madonna col Bambino, si tratta di una versione ottocentesca, più volte ridipinta, di un modello rinascimentale.

Nelle nicchie della navata sono poste le statue, pesantemente riverniciate, dei  santi Rocco e Antonio abate.

 


Il 17 gennaio viene festeggiato sant’Antonio abate con cerimonie religiose, benedizione degli animali e falò.

 

 

Link:
https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=32079

https://www.comune.solto-collina.bg.it/vivere_il_comune/luoghi/luogo_21.html