FIRENZE. Galleria degli Uffizi, “Allegoria sacra” di G. Bellini con s. Antonio abate
Di Giovanni Bellini (documentato dal 1459 al 1516) è questo olio su tavola di 79 x 119 cm che fu realizzato nel 1490- 1500.
Inventario numero 1890 n. 903
Opera fra le più enigmatiche e affascinanti del Rinascimento, nella quale nulla è casuale e ogni elemento della composizione contribuiva armonicamente a spiegare un pensiero complesso che però rimane oggi per noi misterioso.
Il dipinto «mostra la Madonna in trono, a sinistra, e un gruppo di santi e putti sopra una grande terrazza affacciata su uno specchio d’acqua, davanti a un paesaggio roccioso. Fra i santi si riconoscono, dietro la balaustra, Giuseppe e, con la spada del martirio, Paolo, mentre i due santi seminudi a destra sono l’anacoreta Onofrio, dall’aspetto incolto e con la pelle bruciata dal sole, e il martire Sebastiano. Gesù, ricordato anche dalla raffigurazione della croce eretta nel paesaggio a destra, è forse il bambino seduto sul cuscino al centro della composizione, al quale gli angeli porgono i frutti dell’albero della vita e della conoscenza.
Anche il poetico paesaggio sullo sfondo è costellato di edifici, animali e santi, come sant’Antonio abate, ritratto a destra mentre scende le scale per andare incontro a un centauro che lo condurrà attraverso il deserto della Tebaide da Paolo eremita.»
L’incontro col centauro compare nelle agiografie del Santo, vedi https://www.santantonioabate.afom.it/biografie-di-s-antonio-abate/
Link:
https://www.uffizi.it/opere/allegoria-sacra