GENOVA. Chiesa di Sant’Antonio abate di Pegli
Via Caldesi, 8
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Nella località Laviosa, nella parte più occidentale di Pegli, nel 1213 è documentata l’antichissima chiesa di San Marziano che cessò di esistere come luogo di culto nel 1463 e fu trasformata in casa colonica, i cui resti sono tutt’ora visibili. Nel 1443, più a valle, presso la strada litoranea, sorse una cappella dedicata a S. Antonio abate in corrispondenza del romitorio dove aveva soggiornato nel XIV secolo il beato Martino Ansa, detto “da Pegli”, patrono dei sarti per la cura che si prendeva dei pellegrini, ai quali all’occorrenza riparava gli abiti e le cui reliquie sono custodite nell’odierna chiesa di S. Antonio abate di Pegli.
Nel 1478 si costruì un piccolo convento presso la cappella/romitorio. Dopo alterne vicende, nel 1516 l’Arcivescovo di Genova Giovanni Sforza Visconti assegnò il convento ai Frati Minori di S. Francesco. Nel 1602 il guardiano, padre Angelo Lagueglia, ottenne dalla Repubblica di Genova un contributo per costruire il campanile che serviva anche da vedetta e torre di rifugio in caso di assalto dei pirati.
Nel 1582 gli edifici furono interessati dalla visita apostolica di mons. Francesco Bossio che prescrisse diversi lavori.
Se all’inizio del XVI secolo, tra il 1602 e il 1627, vi furono vari lavori di ampliamento e fu costruito il campanile, soltanto dal 1678 al 1680 fu ricostruito l’edificio in chiave completamente barocca.
Con decreto del Card. G. Siri divenne parrocchia nel 1958.
Tra 1958 e 1962 la chiesa fu rifatta interamente in stile contemporaneo su progetto degli architetti Paolo Emilio Puppo ed Enrico Poloni e consacrata dal card. Siri il 16 giugno 1965. L’11 ottobre 1998 la parrocchia fu affidata al clero secolare.
Nel 1999 si eseguirono lavori di restauro alle coperture e ai prospetti.
La chiesa si presenta oggi con una facciata a capanna, ingresso centrale e finestra a oculo, intonacata a civile e dipinta a fasce orizzontali bicrome.
Internamente è a navata unica, con transetto e terminazione della zona presbiteriale piatta. Ha copertura a capriate in calcestruzzo armato, materiale che caratterizza anche le strutture portanti verticali.
Link:
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=28123
Data compilazione scheda: 28-1-2022
Rilevatore: AC