MILANO. Chiesa di San Pietro in Gessate, Cappella di s. Antonio abate con immagini del Santo, XV secolo
La chiesa risale al XV secolo e al suo interno vi è la Cappella di Sant’Antonio abate, la terza cappella dalla navata sinistra. È detta anche Cappella Obiano dal nome del committente che ne ordinò la decorazione alla metà del Quattrocento, e che vi fu sepolto nel 1464. Complessivamente la decorazione è datata dai critici attorno al 1485, in base alle corrispondenze stilistiche con le opere coeve di Vincenzo Foppa, Ambrogio Bergognone e Bernardino Butinone che ne costituiscono i principali modelli.
L’intera decorazione della cappella è giunta fino a noi senza sostanziali trasformazioni da quando fu ultimata verso al fine del XV secolo ed è costituita da affreschi che coprono le pareti e la volta, e da una pala d’altare su tela che simula la struttura di un polittico, tutte opere dovuta al pittore milanese Donato Montorfano (1460 circa – 1502 circa).
Mariotto Obiano da Perugia, amico del Duca Francesco Sforza, e sua moglie Antonia Michelotti si possono vedere raffigurati all’interno della pala d’altare, nelle due nicchie al primo livello, inginocchiati in adorazione della Vergine, Mariotto Obiano a sinistra con san Benedetto, la moglie a destra col di lei omonimo sant’Antonio abate.
Al centro della pala è rappresentata la Vergine in trono, e al di sopra una Pietà fra i santi Rocco e Sebastiano. La presenza dei due Santi invocati contro le pestilenze è probabilmente dovuta all’epidemia scoppiata nel 1485, negli anni in cui la cappella veniva decorata. Tutti i personaggi sono ospitati all’interno di una loggia di architettura rinascimentale, aperta su un paesaggio campestre che si intravede sullo sfondo.
Sulle pareti laterali le pitture fingono aperture su un paesaggio che ospita eventi delle Storie della vita di s. Antonio. In ciascuno dei due riquadri sono raffigurati diversi episodi contemporaneamente, sullo sfondo di un aspro paesaggio roccioso, popolato da castelli e città immaginarie. Nelle lunette sovrastanti e negli oculi che ornano la volta della cappella sono rappresentati santi benedettini e angeli, sullo sfondo un cielo azzurro punteggiato di nuvole.
Sulla parete sinistra l’episodio raffigurato al centro è s. Antonio che guarisce un’ossessa (foto di particolare in alto).
Sulla parete destra il dipinto è danneggiato e meno leggibile, anch’esso raffigura diversi episodi poco identificabili.
Info sulla chiesa:
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Pietro_in_Gessate
Link:
https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00027/
https://www.youtube.com/watch?v=yaBF_qw21S4