PARMA. Benedizione degli animali per Sant’Antonio abate – 2012

Un’antica tradizione che rivive grazie alla passione delle associazioni animaliste e di un sacerdote un po’ speciale.
L’appuntamento avviene ogni 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio abate protettore degli animali, presso la splendida chiesa trecentesca dedicata a Parma a questo santo.
L’iniziativa che si ripete da oltre un decennio con partecipazione sempre crescente è fortemente voluta da Enpa, ed in particolar modo dalla sua presidente, la dott.ssa Gialdi, e raccolta con convinzione e determinazione dal sacerdote animalista don Luciano Scaccaglia, parroco della storica chiesa dedicata a Sant’Antonio abate.
Ed è proprio la dott.ssa Gialdi a spiegarci l’iniziativa:
“da più di 10 anni don Luciano Scaccaglia  ha accettato la proposta della  nostra sezione Enpa, di riportare in  auge un’ antica tradizione che in città era totalmente scomparsa: la Benedizione degli animali. Nei primi del ‘900 ad essere benedetti  erano i buoi che trainavano i carri della farina presso il non lontano  stabilimento della Barilla. Trovavano spazio nei due anfratti a lato  del portale d’ ingresso chiusi normalmente da una cancellata. Dopo l’intervento dell’ Enpa ad essere benedetti sono i più disparati  animali d’affezione. Oltre a cani e gatti anche capre, maialini, colombi, i conigli, galli  ecc…. entrano e si posizionano fin  appresso l’ altare. Ovviamente i cavalli che ogni anno sono presenti  vengono benedetti all’ esterno. Questa giornata, da noi voluta fortemente e realizzatasi grazie alla  grande disponibilità di don Luciano,  costituisce per noi dell’Enpa l’occasione per consegnare a quanti intervengono un documento che, pur  differenziato nel contenuto, ogni anno approfondisce una tematica animalista”.
La celebrazione, avviene ogni anno il 17 Gennaio alle ore 17 presso la chiesa di Sant’Antonio abate in via della repubblica n°52° a Parma.
I volontari dell’ENPA rivolgono una particolare raccomandazione a quanti intendono  partecipare: non indossare pellicce, se non ecologiche, con l’auspicio che tale attenzione e rispetto per la sofferenza animale non  si esaurisca solo nel giorno della benedizione.
COM’È ANDATA nel 2012
Emozionati e incuriositi, per l’inconsueto evento, io e Kronos, siamo entrati trafelati nella splendida chiesa di San Antonio, alla ricerca di un posto a sedere che mi consentisse di fare qualche foto.
Le cose però sono andate diversamente e ci siamo talmente fatti coinvolgere dall’atmosfera gioiosa, di annusamenti e scodinzolii, da dimenticare il nostro compito. Pertanto  le immagini che vedete, sono state gentilmente fornite dalla signora Teodora, volontaria Enpa di Parma.
La Benedizione di Sant’Antonio non è solo un momento di riflessione, ma anche una caleidoscopica festa d’incontri fra caprette, cani, gatti  e cavalli. Un’Arca di Noè che ogni anno rinasce sotto il tetto di una “superba” chiesa.
Qui, tra stucchi tardo barocchi e decorazioni del ‘700, animali e proprietari vivono insieme la bellezza del raccoglimento liturgico, in una suggestiva atmosfera di accoglienza e comunione.
Gli animali sono maestri di vita, di umiltà e di esempio, in un tempo dove non servono “eroi” ma “testimoni”, di amore e di solidarietà, come solo loro sanno essere!

Autore: Raffaella Amadasi

Fonte: http://www.qzlife.it, gennaio 2012