PERGINE VALSUGANA (TN). Chiesa di Sant’Antonio abate
Via Fabio Filzi, 4 / P.zza Santa Maria
https://goo.gl/maps/DvdxofXEfB9ZXKkr8
Secondo la tradizione locale accanto al camposanto di Pergine era presente una piccola cappella sin dal 1089, e sarebbe stata dedicata a Sant’Antonio abate oppure alle anime dei defunti.
Nel 1490 questa prima cappella venne quasi completamente sepolta da un’alluvione e si decise di erigere una nuova chiesa sullo stesso sito, completata nel 1497, sovrapponendo all’antica costruzione quella moderna e generando, in tal modo, una certa difficoltà nel definire le rispettive dedicazioni; così la prima chiesa venne generalmente chiamata delle Anime mentre la nuova chiesa di Sant’Antonio fu talvolta definita anche di San Valentino.
L’antica cappella restò in uso sino al XVIII secolo nel 1744 venne ceduta ad una confraternita del Santissimo Sacramento. La nuova chiesa, trascorsi oltre due secoli, venne giudicata non più sufficiente per le esigenze dei fedeli e nel 1746 il nuovo edificio era già stato costruito e decorato negli interni con stucchi.
Con la chiusura del vicino cimitero, le ossa dei defunti esumate vennero deposte nella cappella sotterranea, l’antica chiesa, che dopo tale operazione, nel 1797, fu murata.
Con l’inizio del XX secolo la facciata dell’edificio e la sua parete a ovest vennero protette per salvare gli antichi affreschi presenti, che tuttavia sono andati ugualmente perduti a parte piccoli frammenti dell’immagine di san Cristoforo.
Durante il secondo conflitto mondiale i militari tedeschi requisirono la chiesa e la utilizzarono come deposito quindi durante il dopoguerra fu necessaria una sistemazione e al posto della pala dell’altare maggiore, fu realizzata un’imitazione della grotta di Lourdes.
A partire dal 1960 circa iniziò un ciclo di restauri che toccò molte parti della struttura come la copertura, fu rimossa la grotta di Lourdes, fu sostituito il pavimento della sala e furono rivisti gli impianti. Nuovi interventi hanno protetto le fondazioni dall’umidità, si è provveduto alla tinteggiatura generale ed è stato restaurata la parte residua dell’affresco di san Cristoforo.
L’interno è a navata unica suddivisa in due campate da due arcate trasversali a tutto sesto delimitanti uno stretto settore intermedio sul quale si apre il portale laterale; le pareti perimetrali sono scandite da pareste dotate di capitelli compositi modellati in stucco, sopra i quali corre un cornicione aggettante; in corrispondenza della prima campata arcate cieche a pieno sesto, in corrispondenza della seconda arcate inquadranti strette nicchie. Arco santo a tutto sesto che precede il presbiterio sopraelevato su un gradino, lungo le cui pareti prosegue la teoria di paraste. Sei finestre lunettate illuminano l’interno dell’edificio. Dal portale posto sul presbiterio, sovrastato da un’apertura quadrata dotata di balaustra (una sorta di loggetta), si accede attraverso un corridoio alla sacrestia, che è posta alle spalle del presbiterio.
NOTA:
A Pergine Valsugana esistono altre due chiese intitolate a Sant’Antonio abate, nella frazione Masetti di Pergine, vedi scheda e nella frazione Viarago, vedi scheda.
Altre due Cappelle sono invece dedicate a Sant’Antonio di Padova, eretta nel 1922, si trova in via Cimirlo in località Fornaci, lungo la strada per arrivare alla frazione di Roncogno; un’altra nella frazione Valcanover, presso il lago di Caldonazzo, che ricorda più una chiesetta di piccole dimensioni, che una cappella.
Rilevatore: AC