PIEVE DI TECO (IM). Museo Diocesano di Arte Sacra “Alta Valle Arroscia, “Tentazioni di sant’Antonio abate” di G.Benso, 1646

Nel Museo, che ha sede nella chiesa chiesa sconsacrata di Santa Maria della Ripa, si conservano oggi varie tele del pittore di Pieve di Teco Giulio Benso (1592 – 1668). Tra esse una raffigura le “Tentazioni di sant’Antonio abate” realizzata nel 1646 (Cat P 30)
Olio su tela di 600 x 250 cm
Proviene dalla vicina Collegiata di San Giovanni Battista, cappella Aicardi.
La tela fu eseguita su commissione della famiglia Aicardi che nel gennaio del 1646 aveva finanziato la costruzione della cappella, ampliandola e abbellendola.

«Essa rappresenta sant’Antonio, al centro della scena, raffigurato con il bastone a tau e la campanella, semi sdraiato e col volto rivolto verso il cielo; tentato e trascinato da dei demoni nudi con parvenze mostruose, che, in atteggiamenti vari e diversi, sembrano impaurirsi alla visione di Gesù che discende dal cielo sdraiato in posizione innaturale su una nuvola, come fosse un Deus ex machina di una pièce teatrale. […] L’aspetto spettacolare è messo in evidenza anche dalle nubi che alternano gli angioletti che inquadrano la parte superiore della tavola centinata, come una quinta di teatro. […] La composizione, come le altre opere per la Pieve, è bipartita. Nella parte inferiore sono raffigurati i demoni, mentre in quella superiore Gesù e la popolazione celeste. Le due si uniscono grazie a un movimento vorticoso centrifugo che ha al suo centro il volto del santo, protagonista della scena. I piani sono complessi così come i tagli di visione. A livello stilistico la tela mostra le caratteristiche della produzione della maturità, ma anche delle reminiscenze manieristiche, nella fantasia propositiva delle figure, nelle aperture soprannaturali e negli accordi cromatici.(1)»

 

Il Museo Diocesano di Arte Sacra “Alta Valle Arroscia” è situato nella ex Chiesa di Santa Maria della Ripa.
Monumento insigne del paese, con il suo svelto campanile cuspidato, si eleva a poca distanza dall’oratorio di San Giovanni. Fu probabilmente la prima chiesa costruita in paese intorno al 1233-43, in prossimità del preesistente borgo vecchio e del nuovo a cui garantiva il servizio religioso. Entrambi i due edifici sono allineati alla strada. Il tempio presenta una struttura gotica a tre navate fondate su colonne in pietra, un’abside piana e un ingresso laterale. La copertura del soffitto a ordito ligneo, danneggiata da un incendio, è stata rifatta in tempi recenti, così come il pavimento.
Officiata inizialmente dai Benedettini, poi dai Canonici regolari, assurse in passato a grande splendore. Espropriata dopo l’unità d’Italia, e tuttora sconsacrata, ebbe vari usi civili e militari: magazzino, dormitorio per soldati e cinema. Oggi è divenuta sede del Museo d’arte sacra e conserva varie opere d’arte provenienti da diversi luoghi, tra cui la Collegiata.

 

(1) Bibliografia, immagine e parte del testo da:
Lumetta Stefania Carola, The art of Giulio Benso: Genoese figure between mannerism and baroque, Art and art history, Université Paris sciences et lettres; Università degli studi di Roma ”Tor Vergata”,1972-… 2020, pp. 227-28 (reperibile in: https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-02929317)


Link:

https://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Benso

Rilevatore: AC


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