TORRE DI MOSTO (Ve). Chiesa di Sant’Alò con statua lignea raffigurante sant’Antonio abate.

In epoca romana il territorio di Torre di Mosto era paludoso, in quanto vi si estendeva un sistema di acquitrini, che metteva in comunicazione le lagune di Venezia e di Caorle. Lungo il limitare delle lagune transitava la strada consolare via Annia, costruita nel 131 a.C. per collegare Roma ad Aquileia. Attorno al V secolo, nel periodo delle invasioni barbariche, venne costruita lungo il Livenza una torre difensiva, dalla quale il paese prese il nome.
Con l’egemonia dei longobardi, gli abitanti di Oderzo si spostarono verso le più sicure lagune. In questo periodo si andò a formare Torre, un piccolo borgo di contadini nei pressi del fortilizio romano dove già esisteva un’antica cappella dedicata a san Martino di Tours.
Nel 1411 il villaggio e la torre furono distrutti durante l’invasione degli Ungari. Vennero però ricostruiti su iniziativa dei patrizi da Mosto, da cui il paese trasse la specifica.
La chiesa di Sant’Alò è sorta nei pressi di Torre di Mosto
La Chiesa è attualmente chiusa ma le chiavi di accesso si trovano presso la parrocchia.
All’interno si trova una statua lignea raffigurante sant’Antonio abate, firmata alla base da Vinc. Moroder di Ortisei, 1950.

Segnalazione:
Mirco Rossi – mircorossi@libero.it


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