VENZONE (Ud). Chiesa di Sant’Antonio abate

Subito dopo aver oltrepassato Venzone in direzione nord, imboccare la strada che conduce alle case di borgo Sottomonte (m 270, possibilità di parcheggio). Seguire per pochi metri la rotabile che risale la val Venzonassa fino ad incontrare sulla sinistra le indicazioni del segnavia CAI n. 705. Il sentiero, lastricato e contornato da un muretto a secco, si snoda all’interno di una boscaglia raggiungendo, dopo poco, un’ancona. Qui si incontra la strada asfaltata che va seguita a sinistra per un brevissimo tratto fino alle case di Mastrui (m 376). Dal ripiano dell’abitato, grazie alla interruzione della copertura vegetale, si apre un primo panorama verso la valle del Tagliamento.
Riprendere ora il comodo sentiero che sale a pendenza costante sempre immerso in una boscaglia avvolgente composta in prevalenza da orniello, carpino nero, nocciolo e roverella. Nelle pietre che costituiscono il fondo della mulattiera sono ancora evidenti i solchi incisi in passato dal passaggio delle slitte usate per il trasporto a valle. Nella uniforme colorazione della stagione invernale spiccano le sempreverdi edere, le foglie cuoriformi del ciclamino e qualche precoce primula. Non è raro poi osservare in questo tratto i caprioli fuggire nel bosco, allertati dalla nostra presenza. Dopo aver ignorato sulla destra una traccia che conduce ad alcuni stavoli diroccati, il percorso prosegue attraversando una serie di piccoli ghiaioni colonizzati dal carpino nero e dal ginepro. A quota 880 un cartello ci indica il bivio per raggiungere la nostra meta.
Abbandoniamo quindi il sentiero CAI n.705 per prendere a destra il n.705a che, dopo una modesta perdita di quota, guadagna velocemente il piccolo ripiano su cui sorgono la chiesa di Sant’Antonio abate, risalente al XIV secolo, ed un piccolo bivacco utile in caso di maltempo (m 852, notevole la visuale su Venzone e la val Venzonassa).
Per il ritorno è possibile utilizzare il medesimo itinerario oppure scendere a borgo Costa e chiudere l’anello tramite il lungo tratto di strada asfaltata che rientra a borgo Sottomonte.

 

La chiesa di Sant’Antonio abate sorge in val Venzonassa su un colle in posizione assai panoramica.
https://maps.app.goo.gl/tv7P1G4Fu4Cw5PkX8

Risale al XIV secolo e, dopo gli eventi sismici del 1976,  è stata ricostruita nel 1984-85 .
All”interno conserva un pregevole ciclo di affreschi datato attorno al 1530, ed attribuito a Gaspare Negro, autore veneziano della prima metà del XVI secolo, seguace del Pordenone e di Raffaello ed abitante ad Udine. Nell’arco trionfale rimangono alcuni lacerti dell’annunciazione. Nelle pareti dell’abside, dentro arcate a tutto sesto, è raffigurata la teoria dei dodici Apostoli; nella lunetta di fondo Sant’Antonio che predica alle genti; nella volta, quattro storie della vita di Sant’Antonio abate e  San Paolo eremita. I dipinti si sono salvati dalla distruzione poiché prima del sisma, nel 1974, erano stati rimossi per il restauro, avvenuto nel 1985 in occasione della ricostruzione della Chiesa.

 

Cronologia: XIV sec.

Fruibilità: E’ tradizione basata su un antico ex-voto che il giorno di San Giuseppe Artigiano (poi divenuto anche la Festa del Lavoro – I° maggio) gli abitanti di Venzone salgano alla chiesetta di S. Antonio abate (sec. XIV).
La Messa viene celebrata alle ore 11.00. E’ l’occasione per una scampagnata in allegria in un luogo incontaminato ai piedi del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, dal quale si ha un’affascinante vista di Venzone, della Val Venzonassa e della Valle del Tagliamento.
Ufficio IAT-Pro Venzone (0432 985034) Email: provenzone@libero.it

 

Rilevatore: Feliciano Della Mora

Data ultima verifica sul campo: 01/07/2009

Vedi descrizione affreschi interni: SAA Venzone, Verzenasca, da Sot la Nape dic. 1992, Guido Clonfero, Sei momenti figurati della vita di SAA


Regione Friuli-Venezia-Giulia