ANTICOLI CORRADO (ROMA). Chiesa di San Pietro, affresco con s. Antonio abate, XV secolo
I lavori di costruzione della chiesa iniziarono probabilmente alla metà del secolo XII.
Tra la fine del secolo XIII e l’inizio del successivo la chiesa fu ristrutturata, probabilmente, in forme gotiche con l’aggiunta di archi a sesto acuto e delle cappelle laterali.
A partire dal secolo XV la chiesa fu decorata con pitture parietali ad affresco.
La Chiesa di San Pietro in seguito fu abbandonata dagli anticolani e cominciò a deperire rapidamente fino al crollo di gran parte della copertura a capriate e invasa da umidità ed intemperie, fonte di ulteriore degrado degli affreschi.
Nel 1823 furono effettuati interventi di restauro – rifacimento che interessarono la copertura della chiesa.
Nell’arco di circa cinque anni, dal 1959 al 1965, furono realizzati degli importanti lavori di consolidamento e restauro architettonico. I lavori, curati dalla competente Soprintendenza ai monumenti, interessarono l’intero edificio con particolare cura alla copertura ed alla staticità dell’immobile.
Dal 1958 agli anni ’70 furono intraprese numerose ed approfondite opere di restauro che hanno svelato sulla parete destra un affresco sottostante quello votivo già evidente Quest’ultimo fu strappato per portare alla luce l’affresco sottostante, e posto sulla parete.
Nel 1985 vi furono lavori di restauro delle pareti laterali con particolare riferimento alle pitture parietali.
La Chiesa conserva l’originale pavimentazione cosmatesca e gli affreschi nei quali è possibile leggere un riflesso della presenza di Piero della Francesca a Roma anche se il testo pittorico è di modesto livello qualitativo. La prima cappella a sinistra entrando è un’aggiunta della seconda metà del 400; l’ambiente comunica con la navata dell’edificio grazie ad un’arcata aperta nel suo muro perimetrale, ed è dedicata ai Santi Cosma e Damiano, considerati i protettori dei medici ed invocati quali guaritori delle più svariate malattie. La decorazione ad affresco mostra nonostante gravi lacune che l’immagine dei due patroni presenta nella parete di fondo al di sopra dell’altare, era accompagnata sulle pareti laterali da episodi relativi alla loro leggenda. Federico Zeri dopo uno studio approfondito della cappella svolto in occasione della pubblicazione del suo saggio per il volume curato da Umberto Parricchi: Un paese immaginario: Anticoli Corrado.
Un affresco in controfacciata, sopra la porta di ingresso raffigura, di un ignoto frescante laziale risale al 1420-40 circa e raffigura “San Leonardo, Madonna con Bambino, sant’Antonio abate e Santa”.
Sant’Antonio tiene un libro con la mano sinistra e un bastone con la destra.
Una particolarità del dipinto è la presenza, tra lui e la Santa di un’altra piccola figura di santo (perché con aureola) che ha le stesse caratteristiche iconografiche di s. Antonio: saio, barba bianca, bastone a tau.
- Che significato hanno due figure di s. Antonio nel medesimo riquadro?
- Le due figure furono dipinte contemporaneamente o quella più piccola fu inserita successivamente?
- In quest’ultimo caso, perché inserire un’altra immagine devozionale in un affresco già esistente: non vi era altro spazio libero sulle pareti della chiesa?
Se qualche lettore ha notizie di studi sul dipinto o altre informazioni o ipotesi per spiegare questa anomala iconografia, per favore scriva a: info@afom.it
Grazie
Bibliografia:
Panepucci C.; Iacobone P.; Occhigrossi M., Chiesa di San Pietro in Anticoli Corrado, Edizioni Iter, 2003
http://web.tiscali.it/anticolicorrado/SanPietro.htm