COLLOCAZIONE IGNOTA. “Tentazioni di s. Antonio abate” di S. Ricci
Olio su tela di 92 x 126 cm
Opera di Sebastiano Ricci (Belluno, 1659 – Venezia, 1734) e Antonio Francesco Peruzzini (1646/47 – 1724) raffigurante “Tentazioni di Sant’Antonio abate”.
“L’esemplare più noto ne è certamente il grande dipinto che appartenne al marchese Cesare Pagani e che è rimasto presso la sua discendenza, Le tentazioni di sant’Antonio della collezione Porro. Quella grande tela – nella quale il paesaggio è del Peruzzini – fu poi prototipo di altre, ugualmente valide redazioni, come quella ora all’Ermitage di San Pietroburgo e quella alla Gemäldegalerie di Monaco, dove l’artista focalizzava l’attenzione non tanto sull’ambientazione, quanto sulle figure dei protagonisti. Ancora più ravvicinata e polarizzata sui personaggi è la versione che qui si sta analizzando: con effetto macro l’artista “zooma” verso le figure che recitano sulla scena, le indaga con un pennello ricco e corposo, gioca prepotentemente con il chiaroscuro, ottenendo un effetto narrativo di grande forza ed intensità. Alla cruda gestualità del personaggio femminile e alle movenze teatralmente drammatiche dei due demoni fa da riscontro la ieratica atarassia del santo che, incurante di minacce e lusinghe, fissa lo sguardo sui sacri testi.
… Qualche anno più tardi Ricci rielaborò il taglio così particolare di questo soggetto in forme più morbide ed effetti meno chiaroscurati in una tela, di dimensioni leggermente minori (cm 85 x 120), che si trova ora presso la Pinacoteca Egidio Martini di Ca’ Rezzonico a Venezia”.
Testo da catalogo mostra: – La pittura eloquente, Maison d’Art – Monaco (Monte Carlo) 16 giugno – 16 luglio 2010, Edizioni Maison d’Art, Monaco (Monte Carlo) 2009
Vedi allegato: Pagine da La-Pittura-Eloquente
Sebastiano Ricci dipinse diverse altre opere con soggetto “Tentazione di sant’Antonio abate”.