La Pieve sorge al di fuori dell’abitato cittadino, preso il Cimitero.
E’ la Chiesa più antica della parrocchia, e lo dimostrano le antiche memorie, la costante tradizione del popolo e la sua stessa struttura. E’ certamente anteriore al mille e la sua costruzione risale forse al VI o VII secolo, come attestano scavi archeologico eseguiti.
Chiesa cimiteriale, fu la parrocchiale di Lenta fino al 1573. Verso la fine del secolo XVIII era così rovinata che non vi si potevano più celebrare le funzioni e i restauri che si compirono poi nel 1778 furono così importanti che si dovette procedere ad una nuova benedizione, come risulta dal Decr. del Vicario Capitolare 16 Dicembre 1778. Da questo documento risulta che anticamente, la Chiesa era intitolata a S. Stefano e S. Antonio Abate. In essa si svolgeva la cerimonia della benedizione degli animali.
Verso il 1880 la Chiesa di nuovo minacciava rovina e non vi si celebravano più le funzioni. Per iniziativa di certo Zona Francesco fu restaurata con rinzaffo e sottomuratura ai muri esterni e imbianchimento all’interno. Ciò avvenne nel 1883.
Ora è a due navate contenenti l’una l’altare di S. Stefano e l’altra quello del Crocifisso, ma come appare dalla struttura e dalle linee dei muri dapprima non comprendeva che la navata di S. Stefano col campanile vicino alla porta maggiore. Non fu che più tardi, forse nel secolo XIII o XIV che fu aggiunta la navata del crocifisso e ridotta allo stato attuale.
Due absidi di forma antica chiudono le due navate. L’abside della navata di S. Stefano nell’interno conserva ancora, benché corrosi dal tempo e dalla mano degli uomini, affreschi antichissimi rappresentanti nel mezzo la figura del Redentore seduto su di un trono e ai suoi piedi forme di animali simbolici, e più in basso, in giro, le figure dei dodici Apostoli, di cui appena due complete.
Altri affreschi, di cui alcuni assai ben conservati, ornano pure i pilastri centrali che dividono le due navate, nonché i fianchi della parete a mezzogiorno, pregevoli se non per arte, certo per l’antichità.
Tra quelli che si sono conservati in buon stato vi sono le figure rappresentanti S. Antonio abbate, S. Maria Maddalena, S. Euseo ed altre di cui non si riesce a precisare il nome.
Pare che anticamente, come risulta dal citato Decr. 16 Dicembre 1778, detta Chiesa si chiamasse di S. Stefano e di S. Antonio abbate.
Bibliografia:
– FERRARIS G., La pieve di S. Stefano di Lenta nel contesto delle pievi eusebiane, in “Arte e storia di Lenta“, Vercelli, 1986
– ROMANO G. (a cura di) Pittura e miniatura del Trecento in Piemonte, CRT, Torino, 1997, pp.54-59
– VERZONE P., L’architettura romanica nel Vercellese, Vercelli, 1934.
Link: http://www.comune.lenta.vc.it
http://archeocarta.org/lenta-vc-pieve-di-santo-stefano-e-chiesa-della-madonna-dei-campi/
Fruibilità: Orari di apertura: per visitare la Chiesa, aperta saltuariamente, rivolgersi alla Parrocchia, tel. 0163 88117
Rilevatore: Angela Crosta, Feliciano Della Mora
Data ultima verifica sul campo: 08/07/2012 – giugno 2020