FIRENZE. Galleria degli Uffizi, “Madonna delle rose” con s. Antonio abate di Tiziano, 1530 circa

Olio su tavola di 67 x 95 cm.
Raffigura la “Madonna col Bambino, san Giovannino e sant’Antonio abate”, detto “Madonna delle rose” per i fiori che san Giovannino porge a Gesù.
Dipinto nel 1530 circa da Tiziano Vecelio (1488/90 – 1576).
Inventario 1890 n. 952.

Il Santo è a destra della “sacra conversazione”, ha la barba bianca si appoggia a un bastone.

Nel XVII secolo apparteneva all’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Asburgo, che costituì a Bruxelles una delle maggiori raccolte d’arte dell’epoca. Trasferita a Vienna con il resto della collezione, l’opera fu riprodotta nel Theatrum Pictorium del1660.
Nel 1781 la collezione di pittura degli Asburgo, in cui era confluita la raccolta di Leopoldo Guglielmo, fu trasferita dalle scuderie della Hofburg al palazzo del Belvedere e, con l’occasione, si decise di riorganizzare l’esposizione secondo criteri storico-artistici e ciò mise in luce una sottorappresentazione di opere rilevanti delle scuole fiorentina e romana rispetto a quella veneta. Nacque così l’idea di organizzare uno scambio di opere tra la galleria viennese e gli Uffizi.
La tavola di Tiziano giunse infine nelle collezioni degli Uffizi nel 1793, nell’ambito di uno scambio di opere concordato tra l’imperatore Francesco II d’Asburgo, che era nato a Firenze, e il fratello Ferdinando III di Toscana, un reciproco dono con forti valenze politiche e culturali.
L’obiettivo dell’allora direttore delle Gallerie degli Uffizi, Giuseppe Pelli Bencivenni, nell’aderire allo scambio, era piuttosto quello di acquisire opere di primaria importanza; in particolare, relativamente alla produzione di Tiziano, la richiesta specifica fu di «qualche pezzo di più figure e di buona conservazione», poiché nella collezione fiorentina la produzione del pittore veneto era rappresentata quasi esclusivamente da ritratti.
La Madonna delle Rose fu uno dei pezzi che ebbe maggior fortuna negli anni successivi allo scambio: secondo il direttore, l’opera «fu subito considerato il migliore dei dipinti a più figure del Vecellio esistenti in Galleria», e fu riprodotta in numerose copie spesso ancora presenti sul mercato antiquario. (Ad es. https://www.farsettiarte.it/it/asta-0198-1/tiziano-vecellio-bottega-di-madonna-col-bambin-92943)

Dopo l’ultima guerra mondiale, non è stato più esposto in Galleria, perché oggetto di una serie di interventi di restauro resi necessari dai numerosi problemi di conservazione che presentava il dipinto, fino al 2001, quando – debitamente restaurato – è stato riportato nella sala 28.

La tavola è stata esposta da marzo a giugno 2022 nel Castello di Miramare a Trieste. Grazie a questa esposizione, nata da un’iniziativa congiunta del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare e delle Gallerie degli Uffizi, la Madonna delle Rose continua ad essere un veicolo di scambi culturali, di relazioni e di storie.

 

Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/44299/Vecellio%20Tiziano%2C%20Madonna%20con%20Bambino%2C%20san%20Giovannino%20e%20sant%27Antonio%20Abate

https://www.corrierenazionale.it/tag/tiziano/


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