FONNI (NU). Basilica di Nostra Signora dei Martiri con immagini di s. Antonio abate
La chiesa è ornata da dipinti murali a tempera, opera dei due pittori oranesi Pietro Antonio e Gregorio Are, rispettivamente padre e figlio, eseguiti nella prima metà del XVIII secolo.
Tra essi le Storie di san Paolo eremita e s Antonio abate.
Un riquadro rappresenta i due Santi sfamati dal corvo e, a destra, s. Antonio all’eremo di s. Paolo.
La famiglia degli Are esprime con costanza una sua idea dell’arte vicina alle convenzioni linguistiche auliche e al tempo stesso legata alla domanda d’informazione dei ceti popolari. Da qui il gustoso e non incolto sincretismo tra le figurazioni di sapore arcaico e la necessità di immagini legate alla buona regola del disegno.
La basilica-santuario e il complesso monastico sorgono in Piazza Martiri, sull’area che fu donata ai Francescani dal fonnese don Stefano Melis. Padre Giorgio d’Acillara ne prese possesso il 16 aprile 1610 e intorno al 1633 si conclusero i lavori di costruzione del convento e della chiesa, intitolata alla Santissima Trinità. Nel 1702, per volontà del padre guardiano Pacifico Guiso Pirella, furono avviati i lavori di costruzione della basilica, dedicata a Sancta Maria ad Martyres, e del santuario sottostante, intitolato ai santi Efisio e Gregorio Magno. Vi operarono maestranze lombarde, tra cui il capomastro Giuseppe Quallio e lo stuccatore Giovanni Battista Corbellini, mentre la decorazione pittorica di gusto vernacolare è opera di Pietro Antonio e Gregorio Are. Entro il 1759 fu completato l’oratorio di San Michele, a pianta centrale, ispirato a modelli lombardi e decorato da Gregorio Are. Dopo l’unità d’Italia, in seguito alle leggi eversive il convento ospitò la caserma, la pretura e il municipio, per essere riconsegnato ai frati nel 1960.
Link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_dei_Martiri
https://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=18412&v=2&c=2488&c1=&t=1