PISA. Camposanto, affresco della “Tebaide”, di Buffalmacco, 1336-41
Staccata dalla parete e riportata su tela (misura: 6,1 x 15,6 m), l’opera è stata restaurata recentemente, ma purtroppo era in pessimo stato di conservazione.
L’affresco del pittore fiorentino Buonamico Buffalmacco (1290 circa – 1340), raffigura in varie scene i Santi anacoreti della Tebaide (regione dell’antico Egitto circondata ad est e ad ovest dal deserto nel quale si ritirarono, durante i primi secoli del Cristianesimo, i primi eremiti ed anacoreti) è il primo di una serie di tre grandi scene (Giudizio Universale e Inferno; Trionfo della morte) eseguite nel 1336-41, nel Camposanto di Pisa, su commessa dei frati Domenicani il cui programma pedagogico era presentare un modello di vita alternativo a quello futile e peccaminoso dei nobili pisani raffigurati nel Trionfo della Morte.
L’affresco ci trasporta tra i monti desertici dove vissero i grandi santi anacoreti – sant’Antonio abate, san Paolo Eremita, santa Maria Egiziaca e altri – e ci offre una rappresentazione per immagini della loro vita riducendo a poche scene, interpretate in modo popolare, quanto si poteva leggere nell’agiografia dei Santi eremiti. A volte il tono diventa quasi burlesco, come nella scena di sant’Antonio che scaccia il demonio sotto forma di donna tentatrice.
Link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tebaide_(Buffalmacco)