RASSA (Vc). Cappelletta dell’Assunta con immagine di s. Antonio abate.

 

Rassa (altitudine m 917, 25 km da Varallo) è raggiungibile percorrendo la statale di Alagna e deviando sulla sinistra all’altezza di Quare; attraversato il ponte sul Sesia, in circa 4 chilometri si giunge al paese.

A Rassa confluiscono due torrenti, il Sorba e il Gronda, che hanno data origine alle due valli laterali (val Gronda e della val Sorba, valli laterali sulla destra orografica della Valsesia) che si dipartono dal paese; la cappelletta si trova in val Gronda, a lato della mulattiera che da Rassa conduce alla frazione Ortigoso, ed è raggiungibile in circa trenta minuti di cammino.
CAI Varallo (scala 1:25000) – foglio 4^, Scopello (senza curve di livello); la carta, con indicazione aggiornata dei segnavia, è allegata alla Guida degli itinerari escursionistici della Valsesia, vol. 2^, Club Alpino Italiano sezione di Varallo.

 

La cappelletta ha le tre pareti interne affrescate.
Sulla parete di fondo sono rappresentati in alto l’Assunta, in basso a destra Santa Caterina d’Alessandria, riconoscibile dalla corona sul capo e dal frammento della ruota simbolo del suo martirio, in basso a sinistra S. Antonio abate.
Sulle pareti laterali sono affrescati altri Santi. L’affresco è racchiuso entro una cornice dipinta.
S. Antonio, che indossa un saio chiaro e un mantello, è inginocchiato con le mani giunte in atteggiamento di preghiera; ai suoi piedi si intravvedono il fuoco e la testa del maialino. Sotto la cornice c’è la scritta “Carlo Arienta e Antonio Tersoli hanno eretto la presente capella [sic] al 23…”[resto della data illeggibile].

 

Fase cronologica:
Molto probabilmente la costruzione e gli affreschi risalgono all’Ottocento.

 

Materiale informativo ed illustrativo:
A cura di P.C De Vecchi, S. Pitto, R. Fantoni, Sentieri dell’arte sui Monti della Valsesia. Rassa (917 m) – Mezzanaccio (1294 m), Club Alpino Italiano sezione di Varallo, pag. 9.
L’opuscolo è disponibile presso la sede del CAI di Varallo.

Link: http://www.rassavalsesia.com

Fruibilità:
Durante l’estate la commissione “Montagna antica, montagna da salvare” del CAI di Varallo organizza visite guidate da Rassa a Mezzanaccio, nell’ambito dell’iniziativa “Sentieri dell’arte sui monti della Valsesia”.
Per informazioni: CAI Varallo, via Durio 14 – 13019 Varallo (Vc) – tel. 0163 51530, fax 0163 54384, e-mail: caivarallosesia@libero.it

Rilevatore: Maria Gabriella Longhetti

Data ultima verifica sul campo: 09/04/2008

CIVIDALE DEL FRIULI (Ud). Tempietto Longobardo – Abside centrale: Cristo in mandorla, con Santi (Sant’Antonio abate)

L’Oratorio di Santa Maria in Valle, comunemente detto “Tempietto Longobardo”, è il principale monumento cividalese ed un esempio singolarissimo di arte alto-medievale (sec. VIII-IX) sia per l’architettura che per la decorazione plastica e pittorica.

L’ingresso attuale al Tempietto immette in un piccolo ambiente, un tempo usato come sagrestia, alle cui pareti sono raccolti frammenti di decorazioni in pietra, di epoca romana e medievale primitiva, rinvenuti nelle vicinanze.
Il Tempietto consiste in un’aula quadrilatera coperta da alta volta a crociera, con una parte absidale divisa in tre parti da due file di colonne che reggono tre volte a botte più basse della volta dell’aula.
Varie parti sono costruite con materiali di spoglio romani e bizantini.
FB_IMG_1523876285065Nell’abside centrale, nella volta, vi è raffigurato un Cristo in mandorla, un’Adorazione dei Magi e Santi (Elisabetta d’Alessandria, Maria Maddalena, Giovanni Battista, Antonio Abate e Benedetto.

 

Materiale informativo ed illustrativo:
Alla biglietteria, si trova un piccolo bookshop.

Note storiche:
Secondo una leggenda, sorgeva in questo luogo un tempo di Vesta; gli accertamenti storici lasciano invece supporre che qui si trovasse una gastaldaga longobarda della quale faceva parte una cappella reale di culto ariano dedicata a San Giovanni Battista.
Comunque piuttosto tarde sono le citazioni che riguardano l’Oratorio di Santa Maria in Valle, come aggregato al Monastero delle Benedettine sortovi intorno.
Le origini della costruzione rimangono ancora misteriore anche se la maggior parte degli studiosi concorda nell’assegnarla al sec. VIII.
Il Tempietto subì danni specialmente per il terremoto del 1222-23 e per le alluvioni del 1468 e del 1472.
Nel ‘600 ne vennero rinforzate le fondazioni e nel 1860 si dovette procedere ad ulteriori consolidamenti.
Risale al 1893 il passaggio pensile che attualmente porta all’ingresso.
Durante l’occupazione austriaca del 1917-18 alcuni studiosi austriaci effettuarono ricerche e scavi nell’interno; fra le due guerre mondiali iniziarono i lavori della Soprintendenza, che protrattisi con un’operazione di restauro nel 1960 e conclusisi con gli interventi dopo il sisma del 1976, hanno riportato il Tempietto al suo aspetto originario, rimuovendo le strutture sovrapposte alle primitive e rinforzandolo completamente.

Attualmente (ottobre 2021) sono in corso scavi archeologici nell’ambiente centrale e sono in procinto di iniziare altre indagini archeologiche nell’abside centrale, sotto la volta degli affreschi.

 

Bibliografia:
TCI –  Guida Friuli Venezia Giulia – Ed. 1982, pp. 305-307

Fruibilità: Le migliori condizioni di visibilità si riscontrano dalle ore 10 alle ore 12.
Orario invernale (ottobre-marzo): 10-13 e 15,30-17,30
Orario estivo (aprile-settembre): 9-13 e 15-18,30.
Info: 0432700867    Email: turismo@cividale.net

Rilevatore: Feliciano Della Mora

Data ultima verifica sul campo: 02/03/2008 – 22/10/2021

RUBIANA (TO), borgata Molino. Cappella Maria S.S. della Consolata, affresco di s. Antonio abate

Rubiana è un comune della Valle di Susa.
La Cappella è in mappa foglio 31 n° E altitudine 600 m., vicino al torrente Messa in Borgata Molino Pianferrero.
Per contatti sig.ra Franchino Concettina borg. Bertette tel.0119358054.
Prima del paese, stradina a destra verso il torrente Messa alla fine della strada valle Susa.

Nella Cappella vi è un dipinto di sant’Antonio abate benedicente mediante la croce e con il maialino.

 

Note storiche:
La cappella è stata fatta costruire dalla proprietaria del mulino nel 1873 per impossibilità fisica di andare in paese per le funzioni e dietro interessamento del parroco è stata benedetta dal Vescovo di Susa come risulta da documenti conservati nella parrocchia di Rubiana.

 

Note:
ogni anno, il secondo sabato di giugno alle ore 9.30 viene celebrata la Messa (in onore della Consolata) nella cappella.
Nella settimana precedente la Messa, tutte le sere dalle ore 20 viene anche recitato il rosario.
Alla fine della celebrazione c’è un momento di accoglienza con un piccolo rinfresco.
In calce, due immagini dell’incontro nel 2010.

Fruibilità:
Visibile attraverso la grata della porta della cappella.

Rilevatore: Bruno Giacomino (e-mail: minobruno@alice.it)

Data ultima verifica sul campo: 28/02/2008

SPILIMBERGO (Pn). Duomo, affresco di sant’Antonio abate

A Spilimbergo, provincia di Pordenone, al centro della città si trova il Duomo, che contiene molti affreschi di varie epoche, fa cui uno dedicato a Sant’Antonio abate, nella parete interna, a sinistra entrando in chiesa.

 

Il Duomo, iniziato nel 1248 e terminato intorno al 1359, è stato recentemente restaurato dai gravi danni infertigli dal terremoto.
Si presenta in forme gotiche, con facciata a capanna con due spioventi asimmetrici aperta da sette occhi, di cui due ciechi.
Nel fianco sinistra è un bel portale romanico detto Porta Moresca, che ha nella lunetta l’Incoronazione della Vergine.
L’interno a tre navate è diviso da pilastri, alcuni dei quali a fascio, che reggono archi ogivali; il soffitto è a capriate.
Nella navata sinistra spicca l’altare di S. Giovanni Battista, ora di S. Andrea, con scene bibliche nei Basamenti e con motivi floreali e stemmi nelle paraste e nell’arco. Segue l’altare di San Giovanni Battista con tela raffigurante il Battesimo di Cristo, del XVI sec.
Nel terzo altare, detto del Sacro Cuore, è posto un Crocifisso ligneo di bottega friulana del XV sec.

La parte absidale è divisa da una balaustra con quattro statue in pietra scolpita del 1472. L’abside sinistra presenta affreschi del 1350 d’ignoto vitalesco. L’abside centrale è interamente affrescata nel sec. XIV con scene del Vecchio e Nuovo Testamento alle pareti e Dottori della Chiesa ed Evangelisti nella volta. Nell’abside destra, sulla parete sinistra, una tela raffigurante la Natività della Vergine con San Biagio, del XVI sec., il Battesimo di Gesù del sec. XVII ed il fonte battesimale del Pilacorte.
Nella navata destra, la Cappella del Rosario, con i Misteri del Rosario. Segue la Cappella del Carmine.

Nella parete interna della facciata, sulla sinistra, è raffigurato un Sant’Antonio Abate (vedi immagine).

Nella cripta è collocato il sarcofago di Walterpertoldo IV di Spilimbergo del sec. XIV e si notano affreschi trecenteschi e un bell’altare in pietra di scuola lombardo-veneta.

 

Rilevatore: Feliciano Della Mora

Data ultima verifica sul campo: 20/12/2007

 

MONCENISIO (TO). Chiesa parrocchiale di S. Giorgio, con immagine di s. Antonio abate

Moncenisio (altitudine m 1460), in Val Cenischia, alta valle di Susa (fino al 1947 si chiamava Ferrera Cenisio), è raggiungibile imboccando dopo Susa, sulla statale 25 del colle del Moncenisio, una deviazione sulla destra che attraversa Venaus e Novalesa.
Si può giungere a Moncenisio anche mediante la provinciale 212, che si stacca dalla statale 25 pochi chilometri prima del colle.

La chiesa, la cui facciata si affaccia su una piccola piazza, è situata al centro dell’abitato, lungo la sponda destra idrografica del torrente Cenischia, ed è fiancheggiata da un frassino secolare.  Rua de Seint Zors.
https://goo.gl/maps/i9DViLukGwbaACkEA

Descrizione:
La chiesa ha una struttura a capanna a cui è addossato il nartece.
L’interno ha una sola navata, conclusa da un’abside rettilinea. Nella navata sono collocati tre altari con rétables lignei, ornati con colonne, di cui due tortili, con tralci di vite.

La tela, opera di Lia Laterza, posta sull’altare di destra, raffigura S. Antonio abate circondato da animali (maialino, pecora, agnello, mucca, cane), con sullo sfondo un paesaggio montano e la chiesa di Moncenisio.

La tela dell’altar maggiore rappresenta S. Giorgio; sull’altare di sinistra, dedicato alla Madonna del Rosario, è posta una copia della pala originale, che raffigura la Madonna con il Bambino tra i Santi Pietro e Paolo.
Sulla trave sottesa all’arco trionfale è collocato il gruppo ligneo del Calvario, composto dal Crocifisso e dalle statue della Vergine e di S. Giovanni.

 

Note storiche:
La chiesa, fondata tra l’XI e il XII secolo, fu ricostruita in seguito al distacco dalla parrocchia di Novalesa, avvenuto nel 1464.
Nella seconda metà del XVII secolo avvenne il rimaneggiamento dell’edificio, con l’eccezione del campanile, di stile romanico.
La pala originale dell’altare centrale, data per dispersa, è stata ritrovata nel deposito del Vescovado a Susa.
Nella decorazione della chiesa sono presenti elementi di diverse culture figurative: arte lombardo-piemontese (l’altare del Rosario), bottega lombarda (il Crocifisso), un artista della Maurienne (Madonna e S. Giovanni nel gruppo del Calvario).
Il comune di Moncenisio ebbe importanza come luogo di transito dei viaggiatori che valicavano il colle del Moncenisio, prima che venisse costruita la strada napoleonica (l’attuale statale 25).

Fase cronologica:
La costruzione della chiesa attuale risale al XVII-XVIII secolo, tra il 1659 e la consacrazione avvenuta nel 1762.
L’altare del Rosario è datato al 1683, mentre la copia della pala originale è stata eseguita dal Favaro nel 1974; la tela con S. Antonio è del 1990.
Il gruppo del Calvario risale alla seconda metà del XVII secolo; il rétable dell’altar maggiore è databile tra il XVII e il XVIII secolo.

 

Bibliografia:

– AA. VV., Storia arte attualità della chiesa in Valsusa, Cuneo 1972, pag. 95
– DEBERNARDI B., Una diocesi alpina, Sant’Ambrogio 1972, pag. 95
– Centro culturale diocesano, Itinerari di arte religiosa alpina. Valle di Susa, Susa, pagg. 82-83

Fruibilità:
La chiesa è aperta il sabato, quando, alle ore 11, vi è celebrata la messa.

Rilevatore: Lia Laterza

Data ultima verifica sul campo: 24/11/2007