PEDAVENA (BL), frazione Murle. Chiesa di Sant’Antonio abate

Via Murle, 40
https://maps.app.goo.gl/T2cS8pJ4Yx6rLRsf9

 

Alla famiglia dei Rambaldoni si deve la costruzione dell’attuale chiesa di Murle dedicata a Sant’Antonio abate: un’iscrizione fa risalire i lavori al 1470. Consacrata nel 1621, fu restaurata nel 1857-58 dalla famiglia Cambruzzi, ultima proprietaria dell’edificio. Nel 1866 vi si svolsero le operazioni di voto del primo Consiglio Comunale.

All’interno domina la pala, olio su tela di 220 x 130 cm, che era attribuita a Pietro De Marascalchi(1522-1589) raffigurante la “Madonna con Bambino tra i Santi Antonio abate e Antonio di Padova” (metà del XVI secolo); attualmente dopo il restauro degli anni ’70 del Novecento e la mostra sul Manierismo veneto del 1981, è invece considerata una esercitazione settecentesca su modelli antichi.
Ai lati dell’altare, affreschi di Bruna Lot (1817-1868) con San Felice, San Bernardino e San Francesco d’Assisi.

 

Nel paese è ancora molto viva la devozione a sant’Antonio, che culmina con la festa del 17 gennaio.

 

Link:
http://www.santantonimurle.it/

https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0500323122

CONFEDERAZIONE ELVETICA – CASTEL SAN PIETRO, frazione Monte. Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio abate

https://maps.app.goo.gl/eSLGZFg1NvPomiza7

 

La chiesa di Sant’Antonio abate risale al XVI secolo, o forse prima, come testimonia il documento di una visita del 1582 che la riteneva veramente in cattivo stato (Giuseppe Martinola, Inventario d’arte del Mendrisiotto, pag. 343).
Nel XVII secolo l’edificio fu modificato radicalmente secondo il gusto barocco assumendo l’aspetto che in parte conserva tuttora. Entro il Seicento fu realizzato il campanile, citato nel 1682. La “nova” sagrestia fu iniziata nel 1711 e terminata l’anno seguente con l’aggiunta anche di una cantina sotto e nel 1717 del porticato esterno tuttora esistente.
Gli ampliamenti del presbiterio ebbero inizio nel 1769 e si conclusero nel 1774, così da permettere al vescovo Muggiasca di consacrare la chiesa il 29 settembre.
Nel 1821 diventò la sede di una parrocchia autonoma.
Nel 1826 (data dipinta sull’arco trionfale) Luigi Fontana di Muggio modificò in stile neoclassico il presbiterio e nel 1838 realizzò il portale.

All’interno, la navata circa rettangolare ha il pavimento antico di cotto e la volta a botte a tre campate. Il presbiterio, introdotto dall’arco trionfale, racchiude un altare in marmo d’Arzo del 1753. Nei due ampliamenti importanti del 1700 e 1800 vi lavorarono Gerolamo Spinedi di Ligornetto per gli stucchi, Giacomo Oldelli di Meride per i marmi, mentre Luigi Folatalli di Monte dipinse la volta e la tazza del coro.
Sulle pareti della navata vi sono tele del XVI secolo che rappresentano la Caduta di Gesù sotto la croce e Sant’Antonio abate.
La cappella della Madonna del Rosario risale alla metà del XVII secolo.
La Cappella del Crocifisso fu realizzata nel 1681.
All’estremità del sagrato antistante la chiesa si trova l’attuale Cappella di San Giuseppe che anticamente era un ossario settecentesco a pianta interna ottagonale con copertura in piode.

 

Immagini e info da:
https://www.castellocultura.ch/luoghi_di_interesse/chiesa-parrocchiale-di-s-antonio-abate-e-cappella-di-san-giuseppe/

CONFEDERAZIONE ELVETICA – MENDRISIO, località Meride – Monte S. Giorgio. Cappella di Sant’Antonio abate

Sul Monte San Giorgio
https://maps.app.goo.gl/Epo1ooibceCihfks7

 

Una prima Cappella, eretta nel Quattrocento, viene menzionata già nei primi documenti della Vicinia in Archivio (dal 1548) centro di devozione e festa popolare del mese di gennaio.
Significativa la posizione geografica della Cappella a Següree, dove si coltivava la segale che, se infettata da un fungo provocava l’ergotismo, la malattia detta “fuoco di sant’Antonio”.

Fu rimessa a nuovo nel 1850 con nuovo affresco del pittore Antonio Rinaldi da Tremona (committenza Famiglia Della Casa). Esposta a intemperie, il piccolo recinto sacro ebbe bisogno di un nuovo restauro nel 1933.

L’attuale affresco è opera del 1934 del pittore Clemente Nesurini da Gnosca e raffigura la “Vergine con il Bambino, san Francesco d’Assisi e sant’Antonio abate”, a destra con barba bianca, appoggiato a un lungo bastone a tau.

 

Link:
https://museoartesacrameride.ch/cappelle/

CAVASO DEL TOMBA (TV), frazione Caniezza. Oratorio di Sant’Antonio abate

Via San Pio X / Via S. Antonio, località Paveion
https://maps.app.goo.gl/zZT8JAw5Ct3DVWG89

 

L’attuale oratorio di Sant’Antonio abate fu costruito negli anni ’20 del Settecento in sostituzione di quello con lo stesso titolo distrutto dall’esondazione del torrente denominato “Val dei Damini”, che era posto a sud/est dal presente ad una distanza di circa 400 metr
A metà del XX secolo fu ridimensionata la sacrestia con l’arretramento del muro fronte strada per dare spazio alla realizzazione del marciapiede.
Nel 1987 furono eseguiti interventi di restauro al tetto, all’interno ed all’esterno dell’oratorio, viene sostituito e messo a norma l’impianto elettrico, e vengono restaurati i serramenti e le finiture dell’edificio.
Nel 1997 furono restaurati i muri esterni dell’oratorio.

La facciata è molto sobria, presenta un timpano triangolare con oculo vetrato, la porta d’ingresso principale con stipiti e architrave in pietra bianca sopra la quale è presente una finestra semicircolare e, lateralmente, due finestre quadrate con inferriate.
Sulla copertura, in corrispondenza del lato nord della sacrestia, è posta una campanella azionata mediante fune.
L’oratorio ha pianta rettangolare, sul cui lato nord è ricavato l’altare con arco a tutto sesto e soffitto a botte, mentre sul lato est è stata ricavata la sacrestia a pianta rettangolare. La copertura è a due falde simmetriche con struttura in legno e controsoffitto piano, mentre il manto di copertura è in coppi tradizionali.
L’attuale altare, datato 1630, è composto da dossale in legno intagliato, dipinto e dorato, di dimensioni 267 x 420 x 35 cm. È probabile che l’altare appartenesse all’Oratorio distrutto, considerata la sua ricchezza decorativa, e derivi dalla produzione della produzione della bottega dei Ghirlanduzzi, artisti intagliatori.

 

Il 17 gennaio, in occasione della festività di S. Antonio abate, vengono benedetti gli animali, il pane, il sale e il fuoco domestico.

Link:
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/69204/Chiesa+di+Sant%27Antonio+Abate

MOENA (Tn), Passo San Pellegrino. Chiesa di sant’Antonio abate del deserto.

La chiesetta si trova presso il Passo.
https://goo.gl/maps/Pq9vLtYEW7B1HssEA

 

Vedi: https://chiesedifiemme.org/parrocchie/moena/san-pellegrino/