CARPINETI (RE), frazione Villaprara. Oratorio di Sant’Antonio abate

Piazzale Sant’Antonio abate, 4 – Villaprara
https://goo.gl/maps/GDNyusLgPJkjG4MFA

 

L’oratorio è del XVII secolo.
Ha facciata a capanna; sopra la porta un frontone spezzato, una piccola finestra rettangolare e al di sopra un’apertura ovale.
Muratura in pietrame con giunti in rilievo.
Piccolo campanile a vela sulla sinistra.

 

 

Link:
https://www.comune.carpineti.re.it/vivi-carpineti/scopri-carpineti/i-borghi/san-pietro/

AULLA (MS), località Vaccareccia. Oratorio di Sant’Antonio abate

Via Vaccareccia, all’interno del nucleo rurale omonimo.
https://goo.gl/maps/vFK5KPmV4hzV5cKa8

 

L’oratorio di Vaccareccia, in origine dedicato allo Spirito Santo, fu costruito nel 1748 dalle famiglie residenti nel nucleo che, con impegno solidale, lo dotarono congruamente e si assunsero l’onere del suo mantenimento. Particolare impegno aveva dimostrato il mastro Domenico Baldini che abitava poco distante, al Querceto, contribuendo all’impresa come tutti gli altri e fornendo le maestranze per l’intera fabbrica e fatto installare, a proprie spese, una campanella.
La costruzione del campanile a vela a doppio fornice risale al 1980.
Nel 1966 è stato pitturato internamente ed esternamente.

Il fabbricato presenta il fronte ed il fianco destro liberi, mentre quello sinistro è addossato all’edificio adiacente.
La facciata dell’oratorio è semplice e chiusa da una cornice orizzontale con cimasa e gocciolatoio rigirante sul fianco destro, sostenuta da paraste corrispondenti alle campate interne. La porta incorniciata, come le finestrelle laterali quadrate, da stipiti ed architrave in arenaria di spessore uniforme, è sormontata da un’ulteriore apertura sempre quadrata aperta, come quelle del fianco, nelle lunette della volte.

La pianta è rettangolare, con la larghezza circa la metà della lunghezza, chiusa da muri perimetrali continui in pietra, ripartita in tre campate simili tra loro, coperte da volte a vela a sesto ribassato collegate da arcate trasversali di irrigidimento, munite di catene.
La trabeazione anima le pareti dell’aula con la cornice che, rigirando sul presbiterio ed interessandone la lunetta, aperta con due finestre laterali, si fregia di un fastigio a valva di conchiglia. Questo si collega con una protome di cherubino alla sottostante incorniciatura della pala dipinta, parte integrante dell’altare, che le forme schematiche riconducono ad una tradizione ligure trasformata dalla cultura popolare.
Alle finestre che illuminano il vano dal lato destro e dalla controfacciata, si aggiunge la coppia che, nel presbiterio si affianca alla cornice rigirante del vano.
La terza campata ospita il presbiterio sopraelevato di un gradino, ornato dall’altare in stucco dalle forme schematiche, fiancheggiato da due ampie volute che sostengono il gradino superiore.
La decorazione funzionale alla struttura architettonica lascia libere ampie campiture monocromatiche di colore caldo. La campata centrale, assieme al presbiterio, è l’unica ad essere è ornata con un’incorniciatura in stucco.

 

Link:
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/23077/Oratorio_di_Sant’Antonio_Abate_Quercia,_Aulla

AULLA (MS), frazione Albiano Magra. Oratorio di Sant’Antonio abate

Via Sant’Antonio, 15, Albiano Magra
https://goo.gl/maps/Dv66DC29aVya41SZA

 

Nel 1584 esisteva ad Albiano un oratorio dedicato a Sant’Antonio abate retto da una confraternita che fu visitato dal reverendo De Angelis il 18 marzo per conto dell’inviato apostolico Mons. Angelo Peruzzi. La chiesa era formata da un unico vano con altare e dotata della suppellettile liturgica per celebrarvi la messa ogni quarta domenica del mese.
Nel 1762 l’edificio fu “incendiato totalmente insieme con tutte le masserizie e sacre suppellettili”; anche se “tale incendio incoraggiò il popolo a riedificarlo con qualche maggior decenza e decoro” e l’opera fu molto difficile e laboriosa.
Le volte furono completate nel 1767 ed è ragionevole supporre che anche le decorazioni a stucco siano coeve o di poco successive.
Nella prima metà del secolo XIX, probabilmente tra le due guerre, l’oratorio fu dipinto con una decorazione a stencil nelle pareti dell’aula. Furono dipinti probabilmente in un secondo periodo anche gli stucchi con colori grossolani.
Nel 2005 fu eseguita una manutenzione straordinaria delle coperture, il rifacimento della pavimentazione, e un restauro delle decorazioni interne con l’eliminazione degli stencil e con il recupero delle tonalità di colore antiche degli stucchi che riacquistarono la loro leggibilità. Il portone, non più recuperabile, fu sostituito con uno di analogo disegno e materiale.

L’oratorio e si trova all’estremità settentrionale del centro storico di Albiano Magra dove si trova la piazzetta generata dal nodo tra l’asse centrale del borgo ed il percorso ellittico interno che, seguendo il tracciato di antiche mura, lo circonda. La genesi architettonica dell’oratorio è legata a questo andamento curvilineo, dal quale dipendono, in buona parte, gli orientamenti delle strutture murarie dei fabbricati confinanti. Da questa circostanza deriva la forma trapezoidale del vano primitivo, già descritto nella Visita pastorale. Il vano interno è un’aula scandita in due campate coperta da volte a vela, per costruire le quali è stato necessario addossare alle pareti laterali la struttura di sostegno in forma di robusti pilastri. Il presbiterio, dalla forma più regolare, fu innalzato come il resto del fabbricato quando, a seguito dell’incendio del 1762, furono costruite le volte. Il presbiterio sporge dalla cortina muraria ellittica del borgo e si fonda sopra un edificio più basso, successivamente riempito, probabilmente per ampliare con un nuovo corpo di fabbrica il fabbricato più antico; la traccia di una porta tamponata è ancora leggibile sul prospetto posteriore.
Il campanile non esiste, ma la sua funzione è affidata ad una piccola campana montata su una mensola in ferro e legno ancorata alla facciata.

Il fronte principale, aperto sulla piazzetta, è una semplice parete con la porta d’ingresso sormontata da un bassorilievo settecentesco, in marmo, raffigurante Sant’Antonio abate e da una finestra polilobata, unica fonte di luce dell’aula interna. Il presbiterio, più luminoso, con tre finestre ricavate nel perimetro del corpo retrostante, è ritmato da quattro paraste ornate di capitelli corinzi. Esse sostengono una proporzionata trabeazione al centro della quale si inserisce il cartiglio che orna la cornice, contenuta dalle paraste centrali, mentre due nicchie, ornate con un fastigio a stucco, si aprono nei raccordi curvilinei del presbiterio.

Le due campate dell’aula sono scandite dai pilastri addossati alle pareti perimetrali e dalle arcate che contengono le volte. L’arco trionfale delimita l’ultima campata completamente occupata dal presbiterio, delimitato da balaustri marmorei, è arredato con l’altare in muratura elevato al di sopra due gradini con la predella in marmo bianco e bardiglio scuro.
L’altare in muratura è decorato da stucchi, di buona fattura, e s’inserisce pienamente nella produzione ligure del secolo XVIII, sia per la tipica forma a calice sia per le decorazioni.
Al centro della volta una gloria di cherubini si dispone sui bordi di una raggiera in forma di sopracielo. I colori vivaci degli stucchi dall’intenso colore dell’ocra su fondo rosso sono riemersi a seguito dei restauri che hanno rimosso la grossolana decorazione novecentesca.


Al centro della volta una gloria di cherubini si dispone sui bordi di una raggiera. I colori vivaci degli stucchi dall’intenso colore dell’ocra su fondo rosso, il motto bene augurante del cartiglio posto ad ornamento della cornice contenente l’immagine dei Santi venerati in Albiano, in alto s. Antonio abate, sono riemersi a seguito dei restauri che hanno rimosso la grossolana decorazione novecentesca. Il crocefisso ed il sopracielo sono quelli della chiesa parrocchiale ricollocati all’epoca della sostituzione dell’altare maggiore.

 

Link:
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/23076/Oratorio+di+Sant%27Antonio+Abate

https://www.ilcorriereapuano.it/2023/01/loratorio-di-santantonio-abate-di-albiano-magraalbiano-magra/

CARRARA (MS), frazione Noceto. Oratorio di Sant’Antonio abate e Sant’Anna

Nell’abitato di Noceto, Largo dell’Eliso, 2
https://goo.gl/maps/uLFBvTeiYwcJ5cJi7

 

L’oratorio fu edificato in stile romanico nella sua pianta primitiva intorno alla metà del 1500, come risulta dal Codice Pelavicino. Nel XVIII secolo, l’edificio fu ampliato contestualmente alla demolizione di altri oratori presenti nella frazione. Sull’architrave della porta d’ingresso campeggia una lapide marmorea con la data di questo intervento “OPA 1741”.
In epoca medievale le fonti scritte attestano a Noceto l’esistenza di tre oratori (Sant’Andrea, San Niccolò, più la cappella di Santa Giulia), la cui presenza in una frazione molto piccola era giustificata dal fatto che questo luogo montuoso fu inizialmente fondato come luogo eremitico per tre monasteri benedettini.
Intorno alla metà del 1700, a seguito dell’acquisto di un quadro tardo-medioevale raffigurante la “Natività della Beata Vergine Maria con i santi Gioacchino e Anna” dalla vicina Chiesa di Castelpoggio e l’edificazione di un altare dedicato alla Madre di Maria, l‘oratorio di Sant’Antonio abate adottò la nuova denominazione che includeva la titolarità della co-patrona: “Chiesa di Sant’Antonio abate e Sant’Anna”. Questa tela è stata oggetto di varie leggende; in realtà, la ricchezza dei monaci benedettini in quel momento storico, rispetto alla Chiesa di Castelpoggio, permise loro di comprarla dai propri vicini insieme alla titolarità della santa, visto che questi ultimi già godevano di ben tre santi protettori, rispetto all’unico di Noceto, Sant’Antonio abate.
La scelta di Sant’Antonio abate e di Sant’Anna, patrona delle donne che desiderano avere figli e dei minatori, come contitolari della chiesa locale, è indice di una società di contadini e minatori.
Alla fine del 1700, l’oratorio, dipendente dalla Parrocchia di Gragnana (frazione di Carrara), fu elevato in cappellania curata, sempre dipendente da quella parrocchia. Nel XX secolo, a seguito della definizione dei nuovi confini parrocchiali, la chiesa di Noceto è stata unita alla vicina Parrocchia di Castelpoggio.
Nel 1997 sono state effettuate opere di rifacimento della copertura, degli esterni e di restauro del campanile, altri restauri nel 2000 e nel 2016.

L’edificio sorge su un piccolo piazzale al centro del paese. Il fianco ovest rimane interamente libero e visibile, mentre il lato est è occupato parzialmente dal terrapieno di una strada pubblica.
La facciata sulla piazzetta è intonacata e presenta quattro lesene interrotte da due ordini di cornici. L’ingresso della chiesa è evidenziato da un portale in marmo di pregevole fattura. Nella nicchia, posta nella parte alta centrale, si trova una statua raffigurante Sant’Antonio abate.

L’interno della chiesa è costituita da un’unica aula di forma rettangolare, scandita alle pareti da lesene sulle quali sono impostati gli archi a tutto sesto che irrigidiscono la volta a botte. All’interno delle lunette sono alloggiate modeste aperture sopra le quali si trovano le unghie che si connettono alla volta a botte.
Sulla parete laterale ovest è presente un pregevole altare marmoreo, di buona fattura. All’ingresso è collocato un coro sorretto da colonne marmoree: non sembra essere coevo con l’impianto originario.
Pregevoli, in stile barocco ed interamente in marmo bianco di Carrara ed in marmo rosso di Verona; sono gli altari e quello maggiore, con le sovrastanti cornici e fregi marmorei che inquadrano la pala dell’altare raffigurante sant’Antonio che ha in mano bastone con campanella e libro; ai suoi piedi il maiale e altri animali intorno.
Nel 1742, grazie ad alcuni benefattori del luogo, l’oratorio fu dotato di un altare laterale a destra dedicato a sant’Anna, di un altare centrale policromo e di una cornice che inquadra la tela di sant’Antonio abate: quella originale fu venduta dai monaci e attualmente è sostituita da una raffigurazione del 1914. La tela è affiancata da due statue marmoree rappresentanti San Bernardo Vescovo e sant’Antonio di Padova.
Agli inizi del 1900, è stata scavata una nicchia nella parete sinistra dell’oratorio per ospitare una statua di gesso raffigurante S. Anna che insegna le Sacre Scritture alla Beata Vergine Maria fanciulla.
L’oratorio conserva tre crocefissi lignei processionali e tre tabernacoli, tutti segni del passaggio degli edifici di culto da tra a uno.
Dietro l’altare maggiore è presente, come in molte chiese locali, un bassorilievo che raffigura santa Lucia, protettrice della vista.

 

Immagini da Wikimedia

Link:
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/23144/Carrara+%28MS%29+%7C+Oratorio+di+Sant%27Antonio+Abate

https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant%27Antonio_Abate_e_Sant%27Anna

MASSA (MS), frazione Canevara. Chiesa parrocchiale di sant’Antonio abate

Via della Chiesa, 1
https://goo.gl/maps/Q9HLMYwT7DLArWGh7

 

La chiesa fu edificata probabilmente nel corso del XVII secolo come oratorio della Parrocchia di Antona, tuttavia già nel secolo XII era attestata in Canevara una chiesa.
Nel corso del XIX secolo la chiesa subì interventi di restauro ed ampliamento che ne alterano l’originaria morfologia. Nel 1856 divenne curazia dipendente dalla parrocchia di Antona e infine, nel 1943, fu eretta in parrocchia.
La costruzione della facciata in marmo risale agli anni sessanta del XX secolo.

La chiesa è situata lungo la via principale che attraversa il paese e si affaccia su una piazzetta lastricata in marmo e di forma irregolare.
La facciata è completamente rivestita da fasce orizzontali alterne di marmo bianco e bardiglio grigio; tale rivestimento è incorniciato lateralmente da due lesene ed è interrotto oltre che dal portale d’ingresso da due lapidi e da un rosone circolare.
Il piccolo campanile, collocato sul fianco destro dell’ultima campata, si presenta interamente intonacato. Il vano campanario si apre con finestre monofore.

La pianta dell’edificio è a navata unica con quattro campate sormontate da volte a botte lunettate.
Ai lati delle prime due campate si aprono quattro cappelle; in quelle corrispondenti alla seconda campata sono collocati due altari. L’ultima campata, rialzata su di un gradino, ospita il presbiterio. Alla controfacciata si appoggia la cantoria di recente fattura.

La chiesa conserva una statua di sant’Antonio abate.

La struttura è in muratura portante perimetrale con archi a tutto sesto, rinforzati da catene, a sorreggere la copertura. Le cappelle laterali sono separate dalla navata da archi a tutto sesto scaricanti su pilastri in muratura.

 

Link:
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/23527/Massa+%28MS%29+%7C+Chiesa+di+Sant%27Antonio+Abate