PIGNOLA (PZ). Chiesa di Sant’Antonio abate
Via Garibaldi, 12
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La chiesa fu eretta nel XV secolo e dell’edificio originale oggi restano solo le strutture murarie ed il monumentale portale in pietra, mentre l’interno è il risultato di varie aggiunte e modifiche. Originariamente era formata da una sola navata in stile barocco e l’edificio terminava con un arco in cui trovava posto un altare in legno su cui si ergeva una nicchia che racchiudeva la statua di sant’Antonio abate.
Nel 1892, in seguito alla demolizione dell’adiacente chiesa dell’Annunziata, furono inglobate nella struttura della chiesa originale di S. Antonio sia l’attuale zona presbiteriale che le cappelle attigue.
Nel 1999 la chiesa è stata impreziosita, su commissione della Pro Loco, con una porta in bronzo, opera dello scultore Antonio Masini. La Porta del Giubileo: nell’anta centrale, che scandisce tutto lo spazio verticale, sono rappresentati in grandezza naturale, un uomo e una donna che sollevano verso l’alto un bambino; l’immagine rappresenta il confronto tra due generazioni, ma il rimando implicito e simbolico è al secolo vecchio che sta lasciando il posto al nuovo. Le due ante laterali raffigurano invece momenti biblici quali il passaggio del Mar Rosso e la liberazione del popolo eletto ed alcuni pellegrinaggi a Gerusalemme, a Roma, a Santiago de Compostela.
La chiesa si presenta all’esterno con una facciata lineare caratterizzata dalla presenza di un portale databile al XVIII secolo di notevole pregio, probabilmente scolpito da chi lavorò i due portali della Chiesa Madre, che presenta una cornice sagomata con ovoli e volute, e sormontato da una trabeazione molto aggettante su cui è un timpano spezzato con volute al cui interno si trova un ovale, decorato anch’esso con volute, contenente l’immagine a rilievo di sant’Antonio abate.
Al suo interno un’unica navata, con tre arcate cieche per lato, conclusa da un arco che si innesta nel presbiterio che a sua volta si espande, mediante arcate parallele, in due cappelloni laterali. Sul presbiterio, leggermente rialzato rispetto al piano di calpestio, sono collocati la mensa e l’ambone in travertino. Sulla parete di fondo interamente dipinta in Street-art si apre un finestra rettangolare con vetrata istoriata raffigurante il Crocefisso, ai cui lati sono poste quattro statue collocate su mensola. Sotto la finestra c’è una piccolo abside al cui centro è il ciborio.
Nel presbiterio sono presenti due sculture in legno policromato raffiguranti l’Addolorata e Sant’Antonio abate entrambe del XVII secolo. Quest’ultimo reca il bastone terminate col Tau e un libro.
Nella cappella laterale sinistra è presente una nicchia nella parete con la statua del Sacro Cuore, mentre nella cappella destra si trovano l’organo a canne e una croce astile del XVIII secolo.
A gennaio, Pignola rinnova il suo secolare rito legato a sant’Antonio abate. La sera del 16 viene acceso un grande falò, la “fanoia”, vicino la chiesa del Santo. Intorno al fuoco benedetto dal parroco arde la legna vegliata per tutta la notte dai devoti. Il 17 si tiene la corsa di cavalli, muli e asini ed è il culmine di un rito a cui i pignolesi sono molto legati. Gli animali si raccolgono in piazza per ricevere la benedizione e quando il sacerdote la impartisce ha inizio la corsa spericolata e spettacolare che si consuma per le strette vie del centro e attorno la chiesa dove i corridori compiono tre giri in segno di devozione.
Link:
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/20062/Chiesa+di+Sant%27Antonio+Abate
Rilevatore: AC